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La Posta Elettronica Certificata nel Consiglio regionale del Lazio

Il Consiglio regionale del Lazio, in ottemperanza a quanto disposto dal decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell'amministrazione digitale” e successive modifiche ha attivato la seguente casella di Posta Elettronica Certificata (PEC):

protocollocrl@cert.consreglazio.it

La Casella di posta elettronica certificata è un sistema di comunicazione e di invio di documenti elettronici assimilabile alla posta elettronica tradizionale ma che garantisce agli utenti la certezza, a valore legale, dell’invio e della consegna (o mancata consegna) dei messaggi ai destinatari; In tal senso è assimilabile ad una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.

Con l’istituzione delle caselle di PEC, i cittadini e le imprese dispongono di un nuovo canale informativo di dialogo con il Consiglio regionale del Lazio, uno strumento di partecipazione e informazione che pone a sinergia i vantaggi della rapidità e immediatezza degli strumenti di ICT (Tecnologie dell'informazione e della comunicazione) e la certezza dell’ufficialità sotto il profilo legale dei messaggi trasmessi.

Si ricorda però che, affinché la comunicazione acquisisca valore legale, il mittente e il destinatario devono disporre entrambi di un servizio di PEC. L’invio di una mail da una normale casella di posta elettronica non ha il valore di raccomandata A.R., ma vale al più come una generica e-mail.

Requisiti di ricevibilità dei messaggi

Al fine di garantire la corretta ricezione delle comunicazioni inviate, nell’invio della mail PEC si raccomanda di seguire in maniera scrupolosa le seguenti regole d’uso:
  • La casella di posta certificata è abilitata per la sola ricezione di mail di tipo certificato provenienti da:
    • caselle PEC di pubbliche amministrazioni e riportanti gli estremi della segnatura di protocollo di invio;
    • caselle PEC di cittadini, rilasciate ai sensi del DPCM 6 maggio 2009 “Disposizioni in materia di rilascio e di uso della casella di posta elettronica certificata assegnata ai cittadini” pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana  25 maggio 2009 , n.119. A partire dal 26 aprile 2010, per richiedere l’attivazione del servizio di posta certificata, il cittadino deve collegarsi al portale www.postacertificata.gov.it e seguire la procedura guidata.
    • caselle PEC rilasciate a privati da gestori accreditati presso DigitPA (CNIPA);
  • L’eventuale documentazione allegata alla mail PEC deve essere inoltrata attraverso file in formati portabili statici non modificabili, che non possano contenere macroistruzioni o codici eseguibili. Nella scelta sono preferiti gli standard documentali internazionali ISO e gli standard che consentono il WYSIWYG (What You See Is What You Get), ovvero che forniscono sulla carta una disposizione grafica uguale a quella rappresentata sullo schermo del computer. Si suggerisce pertanto di allegare file in formato PDF, perché oltre ad essere di maggior diffusione e leggibilità, questa tipologia di formato risponde in maniera appropriata ai requisiti di trasparenza, durata nel tempo e trasportabilità. Saranno accettati quindi solo i file in formato .pdf, .txt, .tiff, .tif, .xml. Allegati trasmessi in formati diversi (per esempio .doc, .xls, .dwg, .odt, .zip, .tar, ecc.) verranno rifiutati;
  • La dimensione massima consentita per ciascun allegato è pari ad 1 MB;
  • I file firmati o marcati digitalmente dovranno rispettare le seguenti condizioni:
    • Il mittente del messaggio PEC deve necessariamente corrispondere al titolare della firma digitale apposta sul documento allegato, nonché all’intestatario dei documenti stessi o ad un suo delegato;
    • Le firme si riferiscano a file nei formati sopra indicati;
    • le firme e le marche temporali siano embedded e non detached (il file firmato e la firma devono essere contenuti in un’unica busta-file)
    • le firme siano valide al momento della ricezione da parte del Consiglio regionale del Lazio
  • Devono essere allegati alla mail PEC solo i documenti relativi ad un singolo procedimento amministrativo ovvero che costituiscano un unicum sotto il profilo giuridico amministrativo. Per esempio:
    • un privato che debba trasmettere 3 domande per la sua partecipazione a 3 diversi concorsi, dovrà inviare 3 messaggi PEC distinti, uno per ogni domanda di concorso;
    • una ditta che debba inviare 5 fatture, dovrò inviare 5 messaggi PEC distinti, uno per ogni fattura.
  • L’utilizzo della PEC non è consentito per l’invio di documentazione necessaria per la partecipazione a gare pubbliche o per richiedere informazioni.
I cittadini che hanno inviato messaggi di PEC non conformi alle indicazioni di cui sopra saranno contattati ed invitati ad apportare le opportune correzioni/integrazioni pena la mancata presa in carico della posta inviata.
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