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Lazio, riconoscimento Garante Infanzia parte civile In processo a Latina

Il giudice ha accolto la richiesta di risarcimento di 10mila euro nei confronti di una professoressa condannata a due anni e otto mesi per aver dato droga agli studenti
La Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, Monica Sansoni, ieri ha ottenuto un importante riconoscimento come parte civile nel processo a carico di una professoressa che aveva ceduto a studenti minorenni delle droghe nell’ambito di un istituto scolastico della provincia di Latina. Il giudice dell’Udienza preliminare del Tribunale di Latina, infatti, non solo ha condannato la professoressa a 2 anni e 8 mesi di reclusione ma la ha anche condannata a pagare il danno richiesto dalla parte civile nella somma di 10mila euro, oltre alle spese legali per la costituzione di parte civile della Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio.

Nelle conclusioni, l’avvocato Pasquale Lattari – in ragione delle motivazioni che hanno sostenuto la costituzione di parte civile in giudizio della Garante quale parte offesa ossia la tutela dei minori specie nelle attività scolastiche – ha precisato che il risarcimento richiesto dalla Garante verrà destinato “alle attività istituzionali, con ulteriore impulso per le attività all’interno degli istituti scolastici della Provincia di Latina”, aggiungendosi quindi alle numerose iniziative e progetti già realizzate.

Al termine dell’udienza, la Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, presente ieri nell’aula del Tribunale, ha così commentato l’esito del processo: “Se la decisione del giudice di ammettere quale parte civile in un procedimento penale un’autorità di garanzia istituzionale regionale è stata di per se una decisione storica per il genere di reati contestati nel procedimento stesso e per il fatto che per la prima volta un’autorità di garanzia della Regione Lazio si è costituita autonomamente parte civile in un procedimento penale, quella dell’accoglimento integrale del risarcimento danni richiesto costituisce, indubbiamente, la migliore conclusione possibile dell’iniziativa intrapresa, a riprova che essa, come ho già avuto modo di affermare, rappresenta a mio avviso uno dei modi più concreti per esprimere una forma di aiuto e vicinanza ai minori della nostra Regione e alle loro famiglie nonché un apripista rispetto a situazioni analoghe che vedessero in futuro vittime i minori stessi”.

“Coerentemente con gli atti da me adottati ai fini della costituzione di parte civile nel procedimento penale in questione – ha aggiunto Monica Sansoni – la somma del risarcimento danno sarà destinata alle numerose attività istituzionali che svolgiamo da anni all’interno degli istituti scolastici della Provincia di Latina, attività che intendo implementare dando ulteriore impulso a percorsi mirati e diversificati di formazione, sensibilizzazione e prevenzione, sempre a tutela del superiore interesse dei nostri minori d’età”.

Roma, 02/03/2023


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