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Lazio, approda in commissione il Piano triennale beni e servizi culturali

E’ stato presentato oggi in commissione Cultura, spettacolo, sport e turismo, presieduta da Pasquale Cicciarelli (FI) e dalla vice presidente Marta Leonori (Pd), il Piano triennale di indirizzo in materia di beni e servizi culturali 2019-2021, così come previsto dalla Legge regionale 24 novembre 1997, n. 42.

A illustrare la proposta di deliberazione, che orienta la progettazione, realizzazione e gestione di musei, archivi e biblioteche, Albino Ruberti, capo di gabinetto del presidente Nicola Zingaretti.

Si tratta, come ha ricordato Ruberti, di un piano atteso da molti anni che introduce alcuni importanti elementi di novità: fornirà più risorse grazie anche ai Fondi Europei, consentirà una maggiore progettualità per interventi e finanziamenti, semplificherà i meccanismi di adesione e favorirà una maggiore sinergia con i territori, grazie al rafforzamento delle reti tematiche e territoriali dei luoghi della cultura. 

Fra le novità, ha detto il capo di gabinetto, “abbiamo previsto un’opzione di durata di apertura in giornate annue per i contesti maggiormente legati alla stagionalità, mentre finora vigeva il vincolo di obbligatorietà di apertura settimanale per tutti gli spazi”.

Un documento che “tiene conto del sistema nazionale” e che è frutto di un “lavoro di partecipazione con tutti i rappresentanti dei musei, degli archivi, delle biblioteche, dell’Anci e di Roma Capitale”. Questi ultimi, ha informato Ruberti, si sono riservati ulteriori approfondimenti, mentre i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno inoltre chiesto un passaggio in Aula.

“Sono quasi emozionata di avere finalmente questo Piano fra le mani”, ha detto Gaia Pernarella (M5s), per la quale c’era “necessità di rimettere mano alla legge sui beni culturali, ben scritta ma vecchiotta”. Per Pernarella inoltre, c’è un “vulnus di presenza di reti all’interno del territorio regionale”, chiedendo di prevedere altri spazi finanziari per la digitalizzazione, la fruizione ma anche per gli edifici, invitando a tenerne in conto nei fondi per l’urbanistica.

Quanto ai fondi già previsti, Ruberti ha ricordato che sono stati reintrodotti finanziamenti per il funzionamento e attività di promozione e valorizzazione, pari a 1 milione 850mila euro, “un segnale”, al quale si aggiungono 6 milioni 835mila euro per la valorizzazione, “una cifra importante”. Il quadro economico prevede inoltre oltre 4 milioni e mezzo di spese per investimenti, un milione 50mila euro per gli Istituti culturali regionali e 810mila euro per le iniziative per la promozione del libro e della lettura.

“Il lavoro recepisce molte delle sollecitazioni che abbiamo fatto in commissione”, ha detto Leonori, come “l’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali”. Da lunedì 11, ha annunciato, verrà svolto un giro di audizioni, “un lavoro breve ma intenso”, per portare il documento in Aula nel più breve tempo possibile. “E’ stato fatto una sforzo per trovare anche per il 2019 importanti risorse, facciamo in modo che i soggetti destinatari possano utilizzarle”.


Roma, 04/02/2019


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