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Consiglio Lazio, audizione dei comitati in commissione Terremoto

Evidenziati carenze e ritardi, ma secondo la Regione l’opera di ricostruzione procede
Audizione sulle problematiche della ricostruzione delle aree terremotate del Lazio oggi in commissione speciale terremoto presieduta da Pietro di Paolo, con la partecipazione dei rappresentanti dei comitati del centro Italia, e dei funzionari dell’Ufficio ricostruzione e dell’Assessorato allo sviluppo economico della Giunta regionale. Sottolineate dai comitati le inadeguatezze dell’opera di ricostruzione, in particolare la tempistica. Da parte della Regione, si è ribadito che si sta profondendo il massimo impegno nella ricostruzione, seppur tra errori in questi casi possibili, ma già con alcuni importanti risultati sui seguenti temi: commercio, soluzioni abitative di emergenza (Sae) e rimozione delle macerie.

Per Mileto, del coordinamento dei comitati per il terremoto del centro Italia, “le parole non servono più” di fronte alla situazione di carenze nella ricostruzione delle aree colpite. Il centro commerciale, la cui apertura è stata sbandierata, è di fatto ad oggi "un cantiere". A suo avviso, le promesse di "non lasciare nessuno indietro" sono state disattese. A distanza di un anno, ha proseguito, la situazione non è soddisfacente, anche con riferimento agli insediamenti delle famiglie, e specialmente per quanto riguarda i bambini. A detta della rappresentante del coordinamento, persino la presenza di topi è segnalata nell'area interessata.

Servilio, altro esponente dei comitati, ha evidenziato il problema del mancato rispetto dei termini di consegna sia con riferimento alle SAE che per i centri commerciali. A suo dire, le macerie sono poi ancora tutte al loro posto, specie ad Amatrice. Più positivo il quadro tracciato da Colucci per Accumoli, sia sulle soluzioni abitative che sul commercio. Fondamentale però, secondo lui, favorire le delocalizzazioni delle attività su aree private, perché “ci sono delle attività che non possono attendere la fine della realizzazione delle aree commerciali in costruzione, tra uno o due anni”. Insufficiente infine, a suo avviso, la metratura delle "casette" al fine di favorire il ritorno dei congiunti presso i propri familiari residenti nelle aree colpite. Colucci infine ha evidenziato anche il problema del mancato conferimento dei proventi degli sms solidali.

Paolo Orneli, dirigente dell’assessorato Sviluppo economico, ha replicato che con le prossime consegne del 15 settembre resteranno da affidare solo 97 Sae ad Amatrice e 10 ad Accumoli. La valutazione degli interventi va fatta, sempre secondo Orneli, “sul complesso degli stessi”. Altrimenti potrebbe essere fuorviante, ad esempio, lo stanziamento di 200 mila euro da parte della Regione per Accumoli, a fronte di zero per Amatrice, la quale però ha beneficiato di un milione di euro della Camera di Commercio.

Sulle macerie, il primo appalto è operativo e se ne vedono già i risultati ad Amatrice, mentre il secondo, da dieci milioni, è in fase di assegnazione. Orneli ha annunciato che domani partono in Giunta gli esami per le prime perimetrazioni delle aree da destinare alla ricostruzione. Sul commercio, molti operatori non erano nelle condizioni oggettive per riaprire, eppure le riaperture sono state alla fine vicine al totale delle attività prima esistenti, 72 su 73. I centri commerciali sono agibili. Dai 2,5 milioni di finanziamento per gli investimenti dei privati si è già passati a 4 milioni (700 domande). Defiscalizzazione e decontribuzione per le aziende per due anni sono allo studio da parte del governo. In ogni caso, ha concluso, “se qualche data non è stata rispettata è stato perché ci si è lanciati con troppa fiducia”: la funzione di una comunicazione positiva talvolta vuole essere non propagandistica, ma incentivante, così ancora Orneli.

Sugli sms solidali ha risposto il funzionario Jacopo Sce dell’ufficio ricostruzione di Giunta, dicendo che il 14 per cento di essi sarà destinato al Lazio e in particolare all’emergenza scuole. Il criterio, ha aggiunto, “non può ovviamente essere quello demografico”, visto la presenza nel cratere anche di una città come Rieti che altrimenti assorbirebbe da sola la maggior parte delle risorse.

Di Paolo ha chiuso l’audizione sottolineando due aspetti a suo dire negativi per la ricostruzione, ma sui quali la Regione non ha la possibilità di influire, perché di competenza governativa: la ristrutturazione della protezione civile dopo il sisma dell’Aquila e l’allargamento eccessivo del cratere del terremoto. A livello regionale, ha auspicato “meno annunci”, specie sulla rimozione delle macerie, mentre sul commercio ci sono luci ed ombre. Infine, sempre per Di Paolo, attenzione particolare va posta al turismo in quelle zone. Presenti all’audizione anche i consiglieri Daniela Bianchi (Insieme per il Lazio) , Silvana Denicolò (Movimento 5 stelle), Daniele Mitolo (Partito democratico), Piero Petrassi (Centro democratico), Devid Porrello (M5s).

Roma, 11/09/2017


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