Sanità, in commissione audizioni su Cem, patologie del pavimento pelvico e coop del Sant'Andrea

Centro di via Ramazzini: aperto dialogo fra Croce Rossa, Asl e direzione regionale per integrare il numero degli operatori sociosanitari.
Il Cem di via Ramazzini 14/01/2020 - Pomeriggio di audizioni in commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Giuseppe Simeone. Tre appuntamenti diversi per affrontare altrettanti diversi problemi

Cem via Ramazzini
L’audizione chiesta dalla consigliera Chiara Colosimo (FdI) ha riguardato la riduzione degli operatori sociosanitari (oss) operata dal Centro di educazione motoria a partire dal primo gennaio. Il Cem, va ricordato si occupa dell’assistenza a disabili molto gravi. Da quella data gli operatori sono passati da 31 a 22, malgrado l’intervento della Asl Rm3, di concerto con la direzione regionale, che aveva garantito fondi extra budget per 7 operatori in più per tre mesi, in attesa di rivedere le norme regionali sull’accreditamento. La Croce rossa ha precisato, infatti, che, secondo quanto previsto dalle norme attuali gli oss in servizio dovrebbero essere solo 12. Unasol situazione che, come denunciato dalle associazioni dei familiari, ha provocato notevoli disservizi, “risolti” tanto con l’intervento diretto dei familiari stessi.
Il presidente Simeone ha invitato la direzione regionale e la Asl a riaprire un canale con la Croce rossa per verificare la situazione e prevedere un ulteriore intervento.

Patologie del pavimento pelvico
Questa seconda audizione, chiesta dalla consigliera Michela Di Biase (Pd) ha riguardato una patologia che riguarda nel Lazio oltre 900mila persone, legata non solo all’età ma anche al parto. Sono intervenuti specialisti della Sapienza, del San Camillo, del San Filippo Neri e del Campus Biomedico, che hanno posto il tema di creare una rete regionale per indirizzare i pazienti e mettere a sistema le risorse, evitando che l’unico intervento del sistema sanitario sia la mera prescrizione del “pannolone”. La direzione regionale e l’assessorato alla Sanità hanno dimostrato molto interesse sull’argomento (si tratta della seconda patologia in Italia per costo a carico del Servizio sanitario) e hanno invitato gli specialisti ad aprire un tavolo di confronto per trovare insieme le soluzioni migliori.

Cooperative del Sant’Andrea
Il terzo appuntamento di oggi, in audizione congiunta con la commissione Lavoro, presieduta da Eleonora Mattia, ha riguardato il futuro di 44 operatori sociosanitari che lavorano all’ospedale Sant’Andrea, nell’ambito di un appalto ormai scaduto. L’incontro è stato chiesto da vari consiglieri, fra cui Antonio Aurigemma (gruppo Misto), Loreto Marcelli (M5s) e Fabrizio Ghera (FdI).
Adriando Marcolongo, direttore generale dell’azienda, ha spiegato che si tratta di un processo di reinternalizzazione del servizio, nell’ambito del quale sono già stati assunti altrettanti operatori sociosanitari attingendo da una graduatoria pubblica. “Già da maggio – ha spiegato – era stato comunicato alle cooperative che non avremmo rinnovato l’appalto. E’ stata concessa una proroga fino alla fine di gennaio proprio per dar loro tempo per ricollocare i lavoratori”. L’assessorato alla Sanità, rappresentato dal capo segreteria Egidio Schiavetti, ha proposto ai sindacati presenti l’apertura di un tavolo con le cooperative, in maniera da valutare la possibilità di trasferire i lavoratori in altri servizi svolti dalle società – come già successo in casi analoghi - e ha chiesto anche al Sant’Andrea di valutare la possibilità di utilizzarne almeno una parte in altri settori. Entro giugno – ha comunicato il direttore generale invitando gli operatori a partecipare – il Sant’Andrea dovrebbe comunque bandire un nuovo concorso per garantire la copertura di nuovi reparti. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio