Due audizioni in commissione salute oggi alla Pisana

La prima ha avuto come tema le problematiche della disabilità, la seconda verteva sulla chiusura di una struttura del Policlinico Umberto I per la lotta al cancro al seno.
Il Policlinico Umberto I. 11/09/2019 - Due audizioni oggi  in commissione Sanità, presieduta da Giuseppe Simeone (FI): la prima sui fondi regionali destinati all’abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi privati e pubblici, la seconda sul tema della chiusura della Breast Unit di Palazzo Baleani del Policlinico Umberto I.

Nella prima audizione, a rappresentare la realtà di Civitavecchia è stata la presidente del Tavolo tecnico “la Cultura dell’agibilità”, Elena De Paolis. Nell’audizione, richiesta dal vice presidente Paolo Ciani del Centro solidale, la rappresentante del tavolo tecnico ha illustrato la carente politica sulla disabilità partendo dalla realtà di Civitavecchia e estendendo la questione a tutto il territorio regionale. Inoltre, nel suo intervento ha illustrato la frastagliata normativa sul tema della disabilità, con un invito a comporre un testo unico.

Sull’importanza di ascoltare queste associazioni per aprire finestre di dialogo e cercare soluzioni si è soffermato il consigliere Paolo Ciani che ha sottolineato quanto la disabilità “investe molteplici settori, non solo quello della sanità, ma anche quello della mobilità e del sociale e quindi occorre fare un lavoro di squadra”. Dello stesso parere Massimiliano Maselli (Noi con l'Italia) che ha aggiunto: “ di fronte a queste tematiche la politica deve essere trasversale, ci sono fondi non spesi, intanto spendiamo quello che abbiamo in bilancio. Manca un input univoco, partiamo quindi da un focus sulla realtà del Lazio con tutti gli assessorati coinvolti”.  Invito prontamente accolto dal presidente Simeone. L’auspicio della consigliera Michela di Biase (Pd) è che con la fuoriuscita dal commissariamento si possano sbloccare più fondi per l’adeguamento delle barriere architettoniche anche a Roma. Valentina Grippo (Pd) ha illustrato i principali punti della sua bozza di legge che presto presenterà in commissione. Si tratta di un testo che affronta il tema delle barriere architettoniche, ma anche dello sblocco dei fondi per l’edilizia privata e pubblica, “occorre comporre un puzzle dal basso - ha spiegato la consigliera Grippo -  la legge che ho proposto è molto semplice, nasce sui temi socio-assistenziali, la disabilità ha diverse sfaccettature e presto condividerò questa mia prima bozza con i consiglieri”.

L’audizione si è conclusa con l’invito del presidente Giuseppe Simeone a realizzare una cabina di regia sulla disabilità nel Lazio.

Nella seconda audizione il richiedente consigliere Loreto Marcelli del Movimento 5 stelle, nel suo intervento introduttivo, ha ricordato che la chiusura della Breast unit di palazzo Baleani desta preoccupazione per il carattere di eccellenza della struttura nella lotta al cancro al seno e che la tematica era stata già sollevata con una interrogazione nell’aula consiliare, ricevendo come risposta dall'assessore D’Amato una conferma della notizia della chiusura, definita però temporanea, a causa di improrogabili lavori finalizzati alla messa in sicurezza dell’edificio, ma senza indicazioni sui tempi di ripresa dell’attività del centro.

Per il direttore sanitario Ferdinando Romano, presente in sostituzione del direttore generale del Policlinico Vincenzo Panella, la necessità è quella di riportare all'interno del perimetro del Policlinico, dove vi sono le massime garanzie di qualità e di multidisciplinarità, le attività ambulatoriali attualmente ubicate all'esterno. Inoltre far passare l’utenza attraverso il punto unico di accesso del Policlinico risponde a normative di livello nazionale, ha proseguito Romano, che ha anche fatto presente come sempre la legge preveda che le unità operative complesse devono essere presenti in numero di una ogni 17,5 posti letto almeno. Il servizio non va confuso con la struttura, quindi: esso viene mantenuto ma riportato nel Policlinico nell'interesse prevalente dei pazienti, ha concluso Romano. La dottoressa Barca dell’area Promozione della salute della Giunta regionale ha aggiunto a ciò che era stata rilevata una sovrapposizione e uno scarso coordinamento delle attività di prevenzione messe in opera dalla Breast unit di palazzo Baleani con quelle realizzate dalla Asl territoriale.

La dottoressa Basile, responsabile del coordinamento diagnostico-terapeutico Centro Palazzo Baleani, ha smentito però con forza un passaggio della risposta fornita dall'assessore D' Amato all'interrogazione proposta in aula, secondo la quale il trasferimento non andrebbe ad influire sul normale funzionamento della Breast unit. La dottoressa ha tenuto a sottolineare il fatto che quello che si realizza a Palazzo Baleani è un percorso clinico vero e proprio, non l’erogazione di semplici prestazioni specialistiche. Inoltre Basile ha lamentato in generale una mancanza di feed back da parte dei vertici aziendali ai quesiti da lei posti cosa inaccettabile dato il fatto che essa è stata preposta al servizio che dirige da un atto formale.

Dopo la testimonianza di una paziente sull'importanza del lavoro svolto a Palazzo Baleani, ha preso la parola Giancarlo Righini di Fratelli d’Italia, per il quale l'atteggiamento del direttore Panella è quantomeno evasivo su questa problematica. Sulla stessa lunghezza d’onda Massimiliano Maselli di Noi con l’Italia, che ha definito “un autogol” il fatto che si chiuda una struttura dal valore di eccellenza riconosciuto universalmente. Inoltre Maselli ha stigmatizzato quello che egli ha definito un atteggiamento ricorrente da parte dei manager della sanità di disporre spesso senza motivare a sufficienza le loro scelte nelle sedi opprotune.

Il presidente Simeone ha concluso facendo sue le preoccupazioni espresse e dicendo che il tema si potrà considerare esaurito in commissione solo allorquando il direttore Panella sarà intervenuto personalmente a spiegare le ragioni che sottostanno a questa decisione. Presente anche il consigliere Paolo Ciani del Centro solidale.

 

 

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio