Barriere architettoniche nelle stazioni e trasporto pubblico extraregionale in commissione VI

Una risoluzione sul primo tema e una audizione con i presidenti delle province, sul secondo, oggi alla Pisana.
Una stazione ferroviaria. 05/03/2019 - Doppio impegno pomeridiano oggi in commissione sesta, Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti del Consiglio regionale: l’organo presieduto da Fabio Refrigeri ha dapprima ascoltato in audizione i presidenti delle province del Lazio sulla situazione del trasporto pubblico extraregionale, quindi, in una successiva seduta, ha approvato una proposta di risoluzione che impegna la Giunta ad attivarsi per l’eliminazione delle barriere architettoniche dalle banchine ferroviarie.

Con la risoluzione si impegna la Giunta regionale, in particolare, ad avviare immediatamente tutte le azioni necessarie volte ad individuare in tutte le stazioni presenti sul territorio regionale le criticità, come il dislivello tra la soglia di ingresso e uscita dai treni e le banchine delle stazioni, che costituiscono possibili barriere architettoniche e a rimuoverle; a tal fine, per avere un quadro corretto e puntuale dello stato in cui versano le presenti stazioni, la impegna anche a disporre l’audizione in commissione dei competenti uffici di RFI. Al voto di questa risoluzione hanno partecipato,oltre al presidente, anche i consiglieri Rodolfo Lena, Marta Leonori, Emiliano Minnucci ed Eugenio Patanè (tutti del Pd), Gino De Paolis della lista Zingaretti e Angelo Tripodi della Lega.

Nell’introdurre l’audizione sul trasporto pubblico extraregionale, il presidente Fabio Refrigeri ha detto che le varie tratte in esame sono nate quasi sempre in conseguenza di eventi che ne hanno suggerita l'istituzione, in tempi e modi diversi, quindi non rette da una logica comune. Questa situazione caotica dovrebbe però entro il dicembre prossimo essere avviata a soluzione, con l’emanazione di appositi bandi di gara, ha detto Refrigeri. Per la giunta, Nicola Passanisi della segreteria dell’assessore alla mobilità Mauro Alessandri ha riferito che per le 19 tratte, di cui sette sono affidate a società private, si sta avviando un’indagine conoscitiva che permetta di conoscere i loro caratteri di effettiva necessità, in vista della scadenza del dicembre 2019, quando non potrà più proseguire la situazione attuale di affido privo di una procedura di gara. Si tratta quindi dell’inizio di un percorso che giungerà alla sua conclusione appunto con l’emanazione dei bandi e che ha inizio con l’avviso ai titolari delle ditte private che esercitano il servizio.

Per quanto riguarda la Valle del Comino, l'intenzione è quella di creare una linea unica: con ciò è stata data una risposta alla richiesta proveniente dalla provincia di Frosinone, con Luigi Vacana, di una corsa festiva almeno per Pescasseroli, località sciistica posta nel versante abruzzese del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, che sul versante laziale ricade nella provincia di Frosinone. Sulla riduzione delle corse domenicali è stato detto che è stata una necessità dovuta, oltre che al ridotto numero di passeggeri nei giorni festivi, anche a motivi di manutenzione, che può essere esercitata solo la domenica, per avere veicoli in efficienza alla ripresa della settimana lavorativa. Interesse per la proposta di un tpl unico è stato espresso anche dalla provincia di Viterbo, con Pietro Nocchi.

Tra i consiglieri, Angelo Tripodi della Lega ha ricordato le caratteristiche precipue della provincia di Latina, che è prevalentemente costiera, ha sollevato il problema delle barriere architettoniche sui bus e quello della linea Terracina-Monte San Biagio. La risposta della Giunta su quest'ultimo tema è stata che esiste uno stanziamento di centomila euro e che comunque la situazione è in miglioramento. All’audizione erano presenti anche i consiglieri Alessandro Capriccioli di Più Europa radicali, Gino De Paolis della lista Zingaretti, Loreto Marcelli del Movimento 5 stelle.

 

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio