Roma-Latina e ponte della Scafa al centro delle audizioni in sesta Commissione

I due spinosi problemi viabilistici sono stati oggetto delle audizioni di oggi alla Pisana.
11/10/2018 - Due audizioni oggi in commissione sesta, Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità e trasporti, presieduta da Fabio Refrigeri, la prima per acquisire utili approfondimenti in merito alla situazione che ha determinato l'annullamento della gara per la realizzazione della Roma-Latina, la seconda sul problema del ponte della Scafa che collega Ostia a Fiumicino, recentemente chiuso in seguito a verifiche sulla stabilità e poi riaperto parzialmente.

Presenti alla prima audizione l'assessore ai Lavori pubblici Mauro Alessandri, l'amministratore delegato di Anas spa, Gianni Vittorio Armani, e il dott. Luigi Barone, presidente CdA Autostrade del Lazio. Il presidente di Autostrade per il Lazio ha ribadito la strategicità dell'opera specie per decongestionare il Gra, ha ripercorso l'iter di questa vicenda fino alla recente sentenza del Consiglio di stato del settembre 2018, preannunciata già da una pronuncia di luglio scorso. Il Ministero delle Infrastrutture, ha proseguito Barone, ha scritto ad Autostrade che bisogna aspettare che la sentenza passi in giudicato. Anas ha ricordato che l'opera, dichiarata strategica già dal 2002, è stata messa a bando solo nel 2011, il che testimonia un inizio già difficile. I 60 milioni di euro di parte regionale sono utilizzabili entro due anni, cosicché il problema della tempistica è serio, visto che la sentenza “riavvolge il nastro ad aprile 2014”. L’assessore Mauro Alessandri ha affermato che la Regione è fermamente determinata a portare a termine l'opera, ma non può non tener conto di quanto accaduto di recente (la sentenza) e comunque nel frattempo deve garantire la sicurezza sulla strada che attualmente garantisce la mobilità da Roma Sud.

Tra i consiglieri, per Valentina Corrado (M5s) non è sufficiente la progettata autostrada a risolvere il problema della congestione a Sud Ovest di Roma e questa sentenza è l'occasione per studiare una soluzione più moderna alla mobilità del Sud del Lazio. Soddisfatto invece Enrico Forte (PD) per la ribadita volontà di procedere da parte della Regione, sperando che l'incontro con il ministero annunciato dall'assessore dia un nuovo sprint alla procedura. Identica soddisfazione è stata espressa da Giuseppe Simeone (Forza Italia) per un'opera il cui carattere strategico non può essere sostituito da palliativi.

Lo scioglimento di Autostrade per il Lazio, società costituita da regione Lazio e Anas, è stato invece chiesto da Gaia Pernarella del M5s, per il fatto che “non si è dimostrata in grado di perseguire l'obiettivo”. La messa in sicurezza della SS 148 Pontina, "tralasciata di proposito", a suo avviso, perché c'era in piedi il progetto autostrada, è l'unica via per la mobilità del Sud pontino. Convinto della necessità dell'opera si dice anche Angelo Tripodi (Lega), mentre Gino De Paolis (Lista Zingaretti) si è chiesto se sia compatibile il progetto di messa in sicurezza della Pontina con la prosecuzione del progetto autostrada, specie in tempi così stretti. Ok all'autostrada anche da Eugenio Patanè (Pd), che afferma però che occorre uscire dall'impasse della legge obiettivo, mentre ha insistito sul tema del trasporto pubblico Devid Porrello (M5s), che ha notato come i veicoli che percorrono la Pontina siano occupati per la maggior parte da una sola persona. Il carattere strategico dell'opera e la conseguente natura di patrimonio pubblico sono state ribadite in conclusione dai rappresentanti di Anas e Autostrade per il Lazio.

A seguire, audizione sulla situazione che riguarda il Ponte della Scafa. Tra gli intervenuti, Antonio Mallamo A.U. di Astral spa, ha riferito che il tratto che necessita maggiormente di lavori urgenti si riduce a non più di 400 metri e che si ovvierà con soluzioni viabilistiche alle necessità di rifacimento del viadotto in quel tratto. La tempistica prospettata da Mallamo dovrebbe aggirarsi sui 60 giorni. Per parte di Roma capitale, si è invece fatto il punto sul nuovo ponte della Scafa, il cui iter autorizzatorio è in corso di svolgimento e per il quale è previsto l’inizio lavori per l’estate 2019, con una durata prevista di un anno e mezzo circa, ragion per cui l’attuale ponte della Scafa non potrà essere dismesso prima di tre anni circa. L’utilizzo dell’attuale ponte, una volta realizzato quello nuovo, potrebbe rivelarsi prezioso per altri tipi di esigenze, ha detto poi il vicesindaco di Fiumicino, sebbene al momento non ci siano le risorse per progettare questo tipo di scenario. Da parte dei consiglieri presenti, Michela Califano del Pd ha espresso riserve su quella che sarà l’effettiva tempistica dei lavori sul ponte attuale, nonché sulla reale situazione delle procedure espropriative in corso per la realizzazione del nuovo ponte; Roberta Angelilli di Lazio 2018 ha chiesto invece una task force per la mobilità in quel quadrante strategico.

Presenti alle audizioni di oggi anche i consiglieri Massimiliano Maselli (Noi con l'Italia), Emiliano Minnucci (Pd) e Valerio Novelli (M5s).

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio