Stabilità, le parti sociali in audizione in commissione sulla proposta di legge

Parti datoriali e sindacati ascoltati oggi nella commissione presieduta da Fabio Refrigeri alla presenza dell'assessore Sartore.
Un momento dell'audizione odierna. 09/12/2019 - La commissione Bilancio del Consiglio regionale, presieduta da Fabio Refrigeri, ha iniziato oggi le audizioni sulla legge di stabilità, con gli interventi delle associazioni degli imprenditori e dei sindacati. Da più parti è stato sollevato il tema della necessità di un confronto più approfondito su temi definiti “essenziali per lo sviluppo della Regione”. Massimo Pelosi (Legacoop Lazio) ha proposto l’istituzione di “tavoli di partenariato da attivare a tutti i livelli”. Per l’associazione delle cooperative servono maggiori risorse per la raccolta differenziata dei rfiuti e vanno integrate le risorse per la cooperazione, “tornando almeno ai livelli degli anni precedenti”. Anna Vettigli, responsabile del settore sociale di Legacoop ha ribadito la centralità di questo settore nel Lazio, chiedendo l’esenzione dall’Irap per le coop sociali, “in maniera da renderle concorrenziali  nei confronti delle aziende di altre regioni”. Marcello Bertoni (Unindustria) ha salutato positivamente le norme sulla semplificazione per gli insediamenti produttivi, rivendicando la necessità di una precisa politica industriale della Regione, che punti “all’export e quindi alla realizzazione di quelle infrastrutture che attraggano gli investitori”.

A seguire, Cosimo Peduto (Confesercenti Lazio), da parte sua, ha puntato l’attenzione sulla necessità di armonizzare il testo unico sul commercio con le norme urbanistiche, per evitare il rischio di una proliferazione incontrollata di nuovi centri commerciali. Sulla semplificazione delle norme punta Ance Lazio. Per Stefano Usseglio è “apprezzabile la tenuta dei conti che ha caratterizzato questa amministrazione rispetto al passato, ora bisogna lavorare sullo snellimento delle procedure, mettendo in campo le risorse necessarie e coinvolgendo anche soggetti privati”. Sulla questione del coinvolgimento delle associazioni nelle scelte è tornato Federico Migliorati di Federlazio. Mentre Antonio Fainella di Confartigianato ha chiesto che vengano aumentate le risorse a disposizione per dare sostanza al testo unico sull’artigianato e in particolare al meccanismo delle botteghe scuola. Luigi Sambucini (Confimprese) ha parlato di necessità di “fare il tagliando al patto sul lavoro firmato negli anni scorsi. Vanno fatte ripartire le grandi opere per dare respiro alla nostra economia”. Mentre Luca Barrera (Cna) ha dato un giudizio positivo sull’istituzione del fondo per le imprese vittime della criminalità organizzata, auspicando che sia accompagnato da un’adeguata attività amministrativa. David Granieri (Coldiretti), ha centrato il suo intervento sull’importanza che hanno i consorzi di bonifica per l’agricoltura, come strumento essenziale per combattere il dissesto idrogeologico: “Molto positivo includere le aree urbane nell’ambito di attività”.

Per quanto riguarda i sindacati, Anelio Corsi ha fatto un intervento unitario a nome di Cgil, Cisl e Uil: “Con l’uscita dal commissariamento della sanità – ha spiegato – ci saremmo aspettati un cambio di marcia. Il Lazio è in una fase di stagnazione ecomonica, la Regione deve mettere in campo politiche anticicliche per invertire la tendenza”. La delegificazione, ma soprattutto costruire una struttura di relazioni sociali e industriali per cui “non si debbano leggere 1300 pagine di documento di bilancio e partecipare ad audizioni che si ripetono sempre allo stesso modo”. Questa la richiesta di Cgil, una richiesta quindi avente come tema la struttura delle relazioni soprattutto, fatta a nome delle tre organizzazioni confederali. Ma nemmeno “si può continuare a considerare occupato chi svolge un'ora di lavoro a settimana”, secondo la Cgil. Per Ugl, poi, Valiani ha parlato di “un documento a due velocità”, in cui l'intervento sui numeri non va ad impattare in modo significativo sulle grandi problematiche regionali. Il problema di questa Regione è l'occupazione, secondo il rappresentante di Ugl.

L'assessore Alessandra Sartore in una breve replica ha auspicato di ricevere le osservazioni per iscritto delle parti sociali entro mercoledì. “Guardare con equilibrio alle esigenze è la necessità” per l'assessore, in particolare a proposito dell'Irap. Su agenzia Spazio lavoro, Sartore ha espresso soddisfazione per il fatto che i sindacati abbiano dato un parere positivo, ma ha detto che questo non può essere gestito congiuntamente alle altre questioni del lavoro. I dipendenti resteranno regionali, poiché non si tratta di una agenzia nel senso classico del termine, e il coordinamento sarà sempre appannaggio di Giunta e presidente. Ancora, l’assessore ha replicato sul tema, toccato negli interventi, del testo unico  del commercio, che attende di essere integrato, ha ricordato Sartore, con i regolamenti, e ha detto, in conclusione. che “c'è apertura alle osservazioni che perverranno”.

Per la consigliera Valentina Corrado del Movimento 5 stelle ci sono ancora, nella manovra, alcune cose che andrebbero affrontate in separata sede (vale a dire nel collegato). Concorde con gli intervenuti sull'importanza di alcuni interventi infrastrutturali da realizzare, a suo avviso, in parti della regione che ne hanno estrema necessità: ma non è tra questi la Roma Latina, per citarne uno di attualità, per la consigliera, poiché è ancora oggetto di dibattito il modo in cui sia più opportuno intervenire in quel settore della viabilità regionale.

Presenti all’audizione anche i consiglieri Marta Leonori del Partito democratico e Devid Porrello del M5s. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio