Commercio, audizione con le associazioni su economia solidale e diffusione stampa quotidiana

L’undicesima commissione ha deciso di integrare il Testo unico con le norme relative ai due settori. Audizione anche sulla riapertura del Soratte outlet.
15/01/2019 - La commissione Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione, presieduta da Massimiliano Maselli (NcI), ha concluso oggi il ciclo di audizioni sulla proposta di legge regionale n. 37 del 20 giugno 2018 “Disciplina del commercio e della somministrazione di alimenti e bevande”. L’incontro di oggi con le associazioni di categorie rappresentative di economia solidale e diffusione stampa quotidiana, in realtà, è stato richiesto come appendice alle audizioni già effettuate in precedenza, perché – come ha spiegato il presidente Maselli in apertura di seduta – nel testo presentato dalla Giunta regionale questi due settori non sono contemplati. Su richiesta di vari consiglieri, è stata convocata l’audizione odierna proprio per valutare la possibilità di aggiungere, nel corso dell’esame del testo (che inizierà a febbraio), una serie di articoli aggiuntivi per intervenire con norme chiare nella disciplina del commercio equo e solidale e delle edicole.

I rappresentanti delle associazioni e delle categorie in questione, infatti, hanno chiesto unanimemente un intervento legislativo rapido, che può sfruttare il testo unico già incardinato nella undicesima commissione, piuttosto che attendere proposte di legge di settore che sarebbero più appropriate ma che richiederebbero tempi più lunghi. A tal proposito, si è fatto riferimento sia alla necessità di adeguare le norme regionali a quelle nazionali che nel frattempo sono entrate in vigore e sia all’esigenza di intervenire con più efficacia nel mondo dell’economia solidale, dopo che – è stato osservato – ci si è resi conto che la legge regionale approvata nel 2009 non ha praticamente prodotto effetti. In più, con riferimento alla diffusione della stampa quotidiana, i rappresentanti di categoria hanno sollecitato nuove norme per fare fronte alla grave crisi che sta attraversando il settore.

Per tutti questi motivi, dal dibattito in commissione è emersa unanime la volontà di inserire nella proposta di legge n. 37 le nuove disposizioni su economia solidale ed edicole. Lo hanno chiesto Roberta Lombardi e Davide Barillari (M5s), Marta Leonori e Marietta Tidei (Pd), oltre che Maselli. D’accordo sulla proposta anche l’assessore regionale con delega al commercio, Gian Paolo Manzella, il quale però ha auspicato di non appesantire troppo un testo che già consta di più di 80 articoli. Su questo punto Maselli ha invitato la commissione ha presentare pochi ma efficaci emendamenti e, per consentire un maggiore impegno nella preparazione degli stessi, ha annunciato che slitterà a dopo il 28 gennaio (come stabilito in precedenza) il termine per la loro presentazione.

All’audizione sono intervenuti i rappresentanti di: Associazione del commercio equo e solidale (ex Agices, oggi Equo Garantito); Associazione botteghe del mondo (Assodbm); Rete nazionale di economia solidale; Associazione nazionale agricoltura biologica (Aiab); Sindacato nazionale giornalai italiani (Sinagi); Federazione nazionale giornalai italiani (Fenagi); Federazione italiana editori giornali (Fieg); Sindacato nazionale automono giornalai (Snag); Uil Tucs.

E’ seguita poi l’audizione con il sindaco del Comune di Sant'Oreste, Valentina Pini, e con il consigliere comunale nonché ex sindaco dello stesso comune, Mario Segoni, sulla riapertura dell'outlet sul Monte Soratte. Segoni ha ricordato che il complesso è chiuso, da quando è fallita la vecchia proprietà. Una società del gruppo Percassi, dell’omonimo imprenditore bergamasco, nonché patron dell’Atalanta Calcio, ha rilevato il complesso che intende rilanciare.

“All’epoca, nell’outlet c’erano 60/70 negozi – ha ricordato Segoni -  che davano lavoro 350/400 persone. Adesso si parla di un maxi polo del lusso con 190 negozi che dovrebbe dare lavoro a 6/700 giovani”. Segoni ha ricordato che l’outlet nasceva da un’idea di tutti i sindaci della valle del Tevere, e rientrava in un progetto più ampio di accoglienza turistica alle porte di Roma, comprendente iniziative anche di altri soggetti (navigazione sul Tevere, agricoltura biologica ecc.). La Regione potrebbe riconsiderare il progetto più ampio, ma secondo Segoni manca un’interlocuzione adeguata tra la nuova proprietà e le istituzioni. Di qui la richiesta di un coinvolgimento della Regione Lazio.

Tuttavia, il sindaco di Sant’Oreste ha riferito dei contatti periodici del Comune con la nuova proprietà per l’attuazione del nuovo progetto, per il quale si attendono i permessi da parte della Soprintendenza. Nel corso dell’audizione sono intervenuti i consiglieri del Pd Emiliano Minnucci e Marietta Tidei (che avevano chiesto l’audizione), Valerio Novelli (M5s), e Gianluca Quadrana (Lista Zingaretti). E’ emersa chiaramente la volontà di aprire un’interlocuzione con la proprietà, finalizzata a contribuire alla migliore riuscita dell’iniziativa.

L’assessore Manzella ha dato la disponibilità della Giunta ad affiancare il Comune di Sant’Oreste e a dare allo stesso la massima assistenza. Il presidente Maselli ha preso l’impegno a convocare una nuova audizione con la parte proprietaria. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio