Proseguono in undicesima le audizioni sul nuovo testo per il commercio

Oggi in commissione undicesima, tra gli altri, l'assessore allo Sviluppo economico di Roma capitale.
Un mercato rionale. 23/10/2018 - Audizione oggi in commissione undicesima, Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione, presieduta da Massimiliano Maselli, sulla proposta di legge regionale n. 37 del 20 giugno 2018, concernente: "Disciplina del commercio e della somministrazione di alimenti e bevande". Ad essere ascoltati dalla commissione, l’Assessore allo sviluppo economico, turismo e lavoro di Roma capitale Carlo Cafarotti, quindi, a seguire, Federdistribuzione, Confimprese Lazio e il CNCC (Consiglio nazionale centri commerciali). Il ciclo delle audizioni, ha annunciato il presidente Maselli, si concluderà entro la fine del mese di ottobre per poi lasciare spazio alla discussione dell’articolato.

L’assessore Cafarotti ha iniziato il suo intervento suggerendo al presidente della Commissione di ascoltare su questo tema anche l’assessorato all’Urbanistica di Roma capitale e la Polizia locale, per le parti di rispettiva competenza. E’ poi passato alla presentazione delle principali criticità rilevate nel testo, tra cui il tema dell’aumento delle metrature (art. 11), quello della somministrazione (art. 25), quello delle botteghe storiche (art. 33), su cui ha fatto notare che Roma ha già un regolamento, quindi si rischia una duplicazione non necessaria; ancora, ha criticato il limite di 20 giorni per la sospensione dell’attività conseguente alla mancanza di requisiti igienico-sanitari (art. 37), ha denunciato il pericolo che l’articolo 57 consentendo al Centro agroalimentare di insediarsi nei mercati rionali lo ponga in concorrenza con quelli.

Il presidente Maselli ha replicato sottolineando come, pur non essendo il caso di entrare in questa sede nel merito delle osservazioni formulate, almeno la richiesta delle audizioni suggerite dall'assessore andasse accolta; la consigliera Marta Leonori del Partito democratico ha invece colto alcuni spunti, concordando con l’assessore sull’inutilità di duplicare l’albo delle botteghe storiche, suggerendo un limite di metratura di 250 mq per le attività poste nel centro storico e precisando che quelli del Centro agroalimentare nei mercati rionali saranno dei semplici presidi. Sul tema dei saldi, ha concluso Leonori, si spera in indicazioni utili dalla normativa nazionale in preparazione sulle aperture domenicali.

Nelle audizioni seguenti, Federdistribuzione si è detta molto critica sull’articolo 11, ha rilevato l’impossibilità di equiparare le strutture che effettuano una percentuale minima di vendita di prodotti alimentari a quelle alimentari tout court e ha espresso riserve anche per la previsione di punti di primo soccorso all’interno di strutture già esistenti, la cui realizzazione si potrebbe rivelare eccessivamente onerosa. Su quest’ultimo argomento ha concordato, tra l’altro, il Consiglio nazionale dei centri commerciali nel suo intervento, mentre Confimprese ha messo l’accento sulla necessità di evitare appesantimenti burocratici alle imprese commerciali medio grandi (tema già emerso nell’intervento di Federdistribuzione) ma ha anche aggiunto la questione delle aperture domenicali, vietando le quali si favorirebbe il commercio on line a danno di quello tradizionale. Fondamentale su questo tema evitare che si vada a regole differenziate da comune a comune.

Erano presenti all’audizione le consigliere Roberta Angelilli (Lazio 2018), Roberta Lombardi (Movimento 5 stelle) e Marietta Tidei (Pd). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio