La decima commissione trasmette all'Aula la relazione sull'indagine conoscitiva su Ama

Il documento preparato dal presidente Cacciatore contiene i resoconti di tutte le audizioni, i documenti lasciati agli atti dagli interlocutori e le osservazioni dei consiglieri.
15/10/2019 - La commissione Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti, del Consiglio regionale, presieduta da Marco Cacciatore (M5s), ha votato oggi la trasmissione all’Aula della relazione finale sulla vicenda Ama, nell’ambito dell’indagine conoscitiva che la decima commissione ha avviato nel marzo scorso per fare chiarezza sugli eventi che nel corso del 2019 hanno portato alla bocciatura del bilancio 2017 dell'azienda municipalizzata da parte di Roma Capitale e alla revoca del suo consiglio di amministrazione. Hanno espresso parere favorevole, oltre al presidente, i consiglieri Eugenio Patanè (unico a chiedere di allegare al documento anche una sua relazione), Emiliano Minnucci, Salvatore La Penna (tutti del Pd), Paolo Ciani (Centro solidale-DemoS), Laura Cartaginese (FI) e Fabrizio Ghera (FdI). Contraria Gaia Pernarella (M5s), che insieme alla collega Valentina Corrado (che non ha votato in quanto non membra della commissione) ha criticato la scelta iniziale di intraprendere la procedura della commissione a scopo di indagine conoscitiva, come previsto all’articolo 33, comma 6, dello Statuto e all’articolo 106 del Regolamento dei lavori del Consiglio regionale.

Il documento trasmesso oggi all’Aula è frutto di un percorso iniziato con la convocazione in audizione dell'ex presidente e amministratore delegato di Ama, Lorenzo Bagnacani, chiesta dalla consigliera Michela Di Biase. In quell’occasione, il primo marzo scorso, il manager aveva contestato duramente il comportamento del socio unico di Ama, Roma Capitale, sia in merito alla questione dei 18 milioni di crediti cimiteriali non riconosciuti che avevano causato la bocciatura del bilancio 2017 dell’azienda sia per la non approvazione dell’ultimo piano industriale proposto alla Giunta capitolina. Fatti che hanno poi portato alla revoca di Bagnacani e del cda di Ama.

Successivamente, nel corso delle altre audizioni, sono emerse con chiarezza le posizioni sulla questione: da una parte Bagnacani e l’ex assessora capitolina ai rifiuti, Pina Montanari (sentita il 15 marzo), che hanno accusato la sindaca Virginia Raggi, l’assessore al Bilancio e il direttore generale di Roma Capitale, di aver fatto tutto il possibile per non approvare il bilancio Ama 2017 nonostante la regolarità del documento presentato. Dall’altra parte, Mauro Lonardo, presidente del Collegio dei sindaci di Ama (in audizione l’8 marzo), Gianni Lemmetti, assessore al Bilancio e al coordinamento strategico delle Partecipate (21 marzo) e il direttore generale di Roma Capitale, Franco Giampaoletti (18 aprile), che invece hanno difeso la scelta della bocciatura del bilancio della partecipata per numerose irregolarità. Nel corso della sua audizione, inoltre, Lemmetti aveva ripetuto più volte che “Ama rimarrà pubblica al 100 per cento”, mentre Giampaoletti aveva ribadito che i conti di Ama erano regolari.

Durante le audizioni, la commissione ha anche incontrato (11 aprile) i rappresentanti di alcuni studi legali ai quali erano stati richiesti dei pareri pro veritate sugli aspetti più spinosi della vicenda, quali la presunta decadenza del Collegio dei sindaci di Ama e la regolarità contabile del citato credito di 18 milioni. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio