Illustrata in prima commissione la proposta di legge sui "Beni comuni"

Da lunedì 8 aprile inizieranno le audizioni propedeutiche all’esame del testo.
L'ingresso del Consiglio regionale 01/04/2019 - La proposta di legge regionale n.128 sulla "Promozione dell'amministrazione condivisa dei beni comuni" è stata illustrata stamattina in commissione Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia.

Come si legge nella relazione illustrativa, il provvedimento “si occupa di stabilire alcune procedure per la cura e la gestione dei beni comuni attraverso forme di collaborazione e condivisione tra le istituzioni più prossime e i cittadini raccolti in comunità autorganizzate”, in attuazione e conformità al principio di sussidiarietà contenuto nell’articolo 118 della Costituzione.

Secondo i proponenti, infatti, la proposta di legge intende incentivare forme e modalità di condivisione, anche attraverso il riconoscimento di vantaggi economici e sostegno alla realizzazione di collaborazioni tra istituzioni e cittadini, “secondo il concetto di amministrazione condivisa dei beni comuni che fa emergere quella che il rapporto Labsus 2017 chiama la ‘società responsabile’, cioè gruppi di cittadini che si vogliono prendere cura di beni comuni presenti sul proprio territorio”, si legge nella relazione.

Oltre a indicare finalità (art. 1), definizioni (art. 2) e ambito di applicazione (art. 3), la proposta di legge n. 128 promuove la formazione sia per le istituzioni sia per i cittadini per diffondere la cultura della collaborazione civica e per sviluppare le relative competenze (art. 4); prevede l’utilizzo della piattaforma regionale per informatizzare e condividere il patrimonio informativo delle amministrazioni sui beni comuni (art. 5); prevede l’adozione da parte della Giunta regionale di un regolamento sull’amministrazione condivisa dei beni comuni ed elenca i princìpi ispiratori delle linee guida per l’adozione da parte degli enti locali dei rispettivi regolamenti (art. 6); istituisce un elenco regionale dei suddetti regolamenti (art. 7); prevede vantaggi economici, sostegni e contributi per la realizzazione degli interventi di cura, rigenerazione, valorizzazione e gestione dei beni comuni (articoli 8 e 9); prevede lo stanziamento di 100mila euro per gli interventi da effettuare nel 2019 (30mila in parte corrente e 70mila in conto capitale).

In chiusura di seduta, il presidente della prima commissione ha chiesto ai consiglieri di indicare eventuali associazioni o altri soggetti da invitare per le audizioni, che inizieranno lunedì 8 aprile. Terminato il ciclo di audizioni, l’iter legislativo prevede la fissazione dei termini per la presentazione di emendamenti e subemendamenti e, quindi, l’inizio dell’esame dell’articolato del provvedimento. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio