Autonomie Locali, prime audizioni in commissione su legge di modifica del Cal

Ascoltati i presidenti del Cal, di Anci Lazio, di LegAutonomie Lazio e di Anpci Lazio.
11/02/2019 - La commissione Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia, presieduta da Rodolfo Lena, si è riunita oggi per la prima audizione sulla proposta di legge n. 96 del 15 gennaio 2019 “Modifiche alla legge regionale 26 febbraio 2007, n. 1 (Disciplina del Consiglio delle autonomie locali) e successive modifiche”, sottoscritta da Sara Battisti (Pd), Marta Leonori (Pd) e Alessandro Capriccioli (+ Europa Radicali). Sono stati ascoltati il presidente del Consiglio delle autonomie locali del Lazio, Nicola Marini (anche in qualità di presidente di Anci Lazio), il presidente di LegAutonomie Lazio, Bruno Manzi e il presidente di Anpci Lazio, Silverio De Bonis.

Marini e Manzi, pur condividendo l’esigenza di intervenire sulla legge regionale 1/2007 per migliorare il funzionamento del Cal e pur condividendo la maggior parte delle modifiche contenute nella proposta di legge n. 96, hanno tuttavia chiesto di integrare il testo su due aspetti: la concertazione degli enti locali con la Giunta regionale e le procedure per l’elaborazione dei pareri da parte del Cal. “Il tema è la gestione amministrativa delle funzioni”, ha detto Manzi con riferimento alla prima questione. “Riscrivete la norma che stava alla base della Conferenza Regioni-Autonomie locali – ha spiegato – laddove c’erano scritte quali erano i luoghi di confronto tra la Giunta, non il Consiglio, e il sistema delle autonomie locali. Non è pensabile che si possano stabilire i criteri con cui si concedono i contributi o che si modifichino alcune strutture che riguardano gli enti locali, senza averlo concertato con gli stessi”. Sia Manzi che Marini hanno poi criticato la modifica che identifica la delegazione trattante del Cal con il suo Ufficio di presidenza. Su questo punto Marini ha spiegato che è sbagliato eliminare le associazioni di categoria dalla delegazione trattante. Sulla seconda questione, la formazione dei pareri del Cal, entrambi i presidenti hanno auspicato che in futuro i testi sui quali il Cal è chiamato a esprimersi siano quelli definitivi e non quelli proposti all’esame delle commissioni, che quasi sempre cambiano nel corso dell’iter legislativo. Silverio De Bonis, sindaco di Filacciano, ha chiesto alla commissione di valutare la possibilità di inserire un rappresentante permanente dell’Associazione nazionale piccoli comuni d’Italia all’interno del Cal del Lazio.

In chiusura di seduta, Lena ha annunciato che in occasione della seconda audizione sul tema, prevista per giovedì 14 febbraio, oltre ai rappresentanti della Città Metropolitana di Roma e delle Province di Rieti, Viterbo, Frosinone e Latina (già convocati), saranno invitati nuovamente anche Uncem Lazio, Upi Lazio e Aiccre Lazio, assenti oggi. Hanno partecipato alla seduta, oltre a Lena, i tre consiglieri regionali firmatari delle proposta di legge n. 96 (Battisti, Leonori e Capriccioli); Chiara Colosimo (FdI) e Francesca De Vito (M5s).

La proposta di legge n. 96 mira a semplificare la procedura dei pareri resi dal Cal; modifica i meccanismi di rappresentanza, le regole sulla decadenza dei componenti e le modalità di sostituzione dei componenti dell’Ufficio di presidenza in caso di cessazione dalla carica; aggiorna le norme sulla parità di genere, sui gettoni di presenza e sui rimborsi spese per la partecipazione alle riunioni. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio