Illustrata in prima commissione la proposta di legge per trasformare in Accademia la Scuola regionale di Polizia locale

Roberta Della Casa, prima firmataria del testo, ha spiegato le modifiche da apportare alla legge regionale n. 1 del 2005. Dal 29 febbraio inizieranno le audizioni.
Una pattuglia della Polizia locale di Roma Capitale (Flickr). 06/02/2024 - La consigliera Roberta Della Casa (Forza Italia) ha illustrato in prima commissione la proposta di legge regionale n. 104 del 25 ottobre 2023, che intende apportare modifiche alla Legge regionale del 13 gennaio 2005 n. 1 (“Norme in materia di Polizia locale”). È stata proprio la prima firmataria del provvedimento a spiegare l’intervento emendativo in commissione Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia, presieduta da Flavio Cera (Fratelli d'Italia).

“La proposta di legge n. 104 – ha spiegato Della Casa – intende sostituire la Scuola regionale di Polizia locale con l’Accademia regionale di Polizia locale del Lazio, recependo le indicazioni dettate dalle norme nazionali ed europee con riferimento alle scuole di alta formazione”. A tal fine, il testo presentato oggi, oltre a sostituire la denominazione ovunque ricorra nella legge 1/2005, intende modificare l’attuale soggetto attuatore “Associazione riconosciuta” con il soggetto “Fondazione di Partecipazione” dotato di personalità giuridica di diritto privato, senza scopo di lucro, come disciplinato dal Codice civile e dalla normativa vigente in materia.

Inoltre, una modifica all’art. 19 comma 1 della legge 1/2005 svincola la Regione Lazio dall’obbligo di stipula di apposita Convenzione con la Scuola del corpo di Polizia municipale di Roma Capitale, lasciando tuttavia aperta la possibilità di farlo.

Infine, la sostituzione dell’articolo 26 – “Disposizioni finanziarie” – riduce l’impegno economico in conto capitale da 2 milioni di euro a 500mila euro, dovuto al fatto che la gestione della formazione non sarebbe più demandata totalmente ad un soggetto terzo ma a un nuovo idoneo organismo individuato in Fondazione regionale con quota superiore al 51%, per cui le somme indicate sarebbero necessarie alla struttura del nuovo ente di diritto privato. Circa gli oneri di parte corrente derivanti dall’applicazione della proposta di legge, resta lo stanziamento previsto di 500 mila euro annui a valere sugli esercizi 2023, 2024 e 2025, per consentire l’avviamento del costituendo Ente “Fondazione di partecipazione”.

Al termine della seduta, alla quale hanno partecipato anche la vicepresidente della commissione Eleonora Berni e la consigliera Emanuela Mari (entrambe di Fratelli d'Italia), il presidente Cera ha annunciato che le audizioni sulla proposta di legge inizieranno il 29 febbraio e che fino al 23 febbraio sarà possibile da parte dei consiglieri presentare proposte sui soggetti da audire. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio