Ambiente, due piani di assetto all'esame della commissione ottava

Tenuta dell'Acquafredda e Marcigliana, a nord ovest e a nord est della capitale, le riserve naturali interessate.
Il Bosco Faito. 20/10/2020 - Due piani di assetto di riserve naturali all’ordine del giorno dell'audizione di oggi in ottava commissione, Agricoltura ambiente, presieduta da Valerio Novelli. Si tratta di quello della riserva naturale della tenuta di Acquafredda, a nord ovest di Roma, e di quello della riserva naturale della Marcigliana, posta invece quest’ultima nel quadrante nord est, come detto dall’assessore all’agricoltura regionale Enrica Onorati, collegata con la commissione, nella sua introduzione ai provvedimenti.

Entrambe le riserve, gestite dall’ente regionale Roma natura,  possiedono un elevato potenziale agricolo, naturalistico, storico archeologico e culturale e trovano fondamento nell’articolo 26 della legge regionale n 29 del 1997, “Norme in materia di aree naturali protette regionali” e ss.mm. I piani, che prevedono la perimetrazione definitiva e  i provvedimenti per la tutela e la valorizzazione di queste potenzialità nonché la fruibilità da parte del pubblico, sono stati elaborati in stretto contatto con le associazioni di categoria degli agricoltori, ha aggiunto Onorati.

Il primo dei due piani di assetto è contenuto nella proposta di delibera consiliare n. 49 del 29 settembre 2020: relativamente a questo, l’assessore ha destituito di fondamento le illazioni circolate nei giorni scorsi a proposito di un intento di edificazione contenuto nel piano con riferimento a una delle sue schede progetto, la n. 9. La questione nasce  dall’esistenza di una delibera del Comune di Roma del 2011, non attuata ma mai cancellata, che riconosceva un diritto edificatorio su terreni di proprietà dell’APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica) siti all’interno della riserva.  Onorati ha offerto alla commissione massima disponibilità a risolvere la questione per evitare inutili polemiche.

Tra i consiglieri, Marco  Cacciatore del gruppo misto si è detto soddisfatto delle precisazioni dell’assessore, ma per spazzare via ogni dubbio in questione ha detto di ritenere che sia il caso di stralciare la scheda progetto in questione, cosa che a suo avviso avrebbe potuto fare già la giunta di sua iniziativa. Eugenio Patanè ha concordato sulla necessità di preservare la tutela dell’area, ma il consigliere del Pd ha aggiunto che comunque la delibera del Comune di roma resterebbe in piedi anche eliminando la scheda progetto n. 9, quella al centro della polemica. Il presidente Novelli ha chiuso questa parte dei lavori dicendo che in proposito saranno molto importanti le audizioni da tenersi in commissione.

Il secondo piano di assetto presentato oggi è invece contenuto nella proposta di delibera consiliare n. 50 del 29 settembre 2020. A proposito di questa riserva, il presidente Novelli ha esposto un suo dubbio, relativo al fatto che i sentieri della riserva passino per la maggior parte all’interno di possedimenti agricoli privati, che sono molto numerosi in quel territorio, cosa che potrebbe rendere non agevole la loro fruizione da parte di turisti e cittadini.

A tale proposito, il direttore regionale Vito Consoli ha detto che il piano di assetto è un punto di partenza, non di arrivo, nel senso che sulla base di esso si possono fare dei passi da parte dell’ente gestore per coinvolgere i privati proprietari nella progettualità messa in campo dalla regione a proposito dell’area interessata. Novelli ha concordato con queste osservazioni, ritenendo che si possa comunque trovare una soluzione, sebbene non facile, a questa criticità del piano.

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio