Presentato in commissione Bilancio il provvedimento per modificare norme segnalate dal Governo

La proposta di legge nasce dai rilievi mossi da vari ministeri a leggi entrate in vigore negli ultimi due anni. Rinviata a mercoledì 7 ottobre la relazione del vice presidente della Giunta sul Recovery Fund.
La sede del Consiglio regionale. 01/10/2020 - La commissione Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio, del Consiglio regionale del Lazio, riunita in modalità telematica, ha iniziato oggi l’iter legislativo della proposta di legge regionale n. 243 del 25 settembre 2020, concernente: “Disposizioni modificative di leggi regionali”, di iniziativa della Giunta regionale. Dopo la relazione dell’assessora alla Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, la commissione ha rinviato la discussione generale a martedì 6 ottobre. Gli emendamenti potranno essere presentati giovedì 8 ottobre dalle ore 10 alle 13 e i subemendamenti venerdì 9 ottobre dalle ore 10 alle 12.

Rinviato alla prossima seduta l’esame ai sensi dell’articolo 59 del Regolamento dei lavori del Consiglio regionale (in secondaria) della proposta di legge regionale n. 63 (“Misure di valorizzazione e promozione dei prodotti e delle attività dei produttori di birra artigianale”) e della proposta di deliberazione consiliare n. 25 (“L.R. 28 ottobre 2016, n. 13 Disposizioni di riordino in materia di informazione e comunicazione. Interventi a sostegno delle emittenti radiotelevisive e testate on line locali. Piano degli interventi biennio 2019-2020”). L’altro punto all’ordine del giorno previsto per oggi, la relazione del vicepresidente della Giunta regionale sulle linee guida della Regione Lazio in merito al Recovery Fund, è stato invece rinviato a mercoledì 7 ottobre, ore 10 in sede.

La proposta di legge n. 243, composta da 11 articoli, mira a modificare alcune leggi regionali entrate in vigore negli anni 2019-2020, a seguito di impegni assunti dalla Regione con il Dipartimento per gli Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei ministri di tenere conto delle osservazioni e dei dubbi di legittimità costituzionale formulati dagli uffici legislativi dei ministeri competenti. Inoltre, il provvedimento si occupa anche di aggiornare l’articolo 14 della L.R. 30/2002 sull’ordinamento degli enti regionali operanti in materia di edilizia residenziale pubblica, ai principi della nuova legge di contabilità regionale n. 11/2020. Di seguito, l’elenco delle leggi regionali interessate dalle modifiche proposte dal Governo:

-          L.R. 15 novembre 2019, n.23 “Disciplina dell’attività di trasporto di persone mediante noleggio di autobus con conducente”. Su proposta del Ministero della Pubblica Amministrazione vengono sostituiti i commi 1, 2 e 4 dell’articolo 7, al fine di chiarire meglio la procedura amministrativa della Scia per l’esercizio dell’attività oggetto della legge 23/2019;

-          L.R. 6 agosto 1999, n. 12 “Disciplina delle funzioni amministrative regionali e locali in materia di edilizia residenziale pubblica” e successive modifiche. Su input del Ministero dell’Interno, si intende modificare i commi 3, 5 e 6, dell’articolo 12 bis, inserito dalla Legge di stabilità regionale 2020, la n. 28/2019, in modo da intervenire in senso più restrittivo sui requisiti necessari e sulla procedura di autorizzazione per l’assegnazione dell’alloggio in condivisione solidale;

-          L.R. 27 febbraio 2020, n. 1 “Misure per lo sviluppo economico, l’attrattività degli investimenti e la semplificazione”. Cinque le modifiche proposte. La prima, in base ai rilievi mossi dal Ministero dell’Ambiente, mira ad abrogare il comma 4 dell’articolo 9 per limitare una fattispecie di attività venatoria. Le altre quattro modifiche riguardano l’articolo 22, tre proposte dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e una dal Ministero dell’Interno. Il Mef intende modificare il comma 64, in materia di assunzione di personale relativa al subentro di contratti di affidamento in house connessi alla viabilità e al trasporto pubblico di passeggeri su strada e ferroviario; abrogare i commi 108 e 109, in materia di spesa per il personale della Giunta e del Consiglio regionale; modificare il comma 112 sul reclutamento di personale nelle società partecipate. Infine, la modifica richiesta dal Ministero dell’Interno riguarda il comma 136 in materia di assegnazioni straordinarie di alloggi di edilizia residenziale pubblica e mira a eliminare dagli assegnatari la categoria dei cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno;

-          L.R. 22 dicembre 1999, n. 38 “Norme sul governo del territorio” e successive modifiche. Il Ministero per i Beni e le attività culturali e per il Turismo chiede di modificare il comma 5 bis dell’articolo 52, inserito dalla legge regionale n. 1/2020, per introdurre una maggiore tutela paesaggistica nell’attività di pianificazione del settore agricolo;

-          L.R. 6 ottobre 1997, n. 29 “Norme in materia di aree naturali protette regionali” e successive modifiche. In questo caso, sempre il Mibact chiede maggiori tutele in materia di realizzazione di strutture amovibili a uso temporaneo per finalità culturali nell’ambito delle aree naturali protette, attraverso la modifica del comma 7 bis dell’articolo 8, inserito dalla legge regionale n. 1/2020;

-          L.R. 16 dicembre 2011, n. 16 “Norme in materia ambientale e di fonti rinnovabili” e successive modifiche. Si tratta di un’altra richiesta del Mibact che, attraverso la modifica dell’articolo 3.1, inserito dalla legge regionale n. 1/2020, chiede di rivedere alcune norme in materia di localizzazione di impianti fotovoltaici in zona agricola;

-          L.R. 9 luglio 1998, n. 27 “Disciplina regionale della gestione dei rifiuti” e successive modifiche. Il Ministero dell’Ambiente chiede la modifica del comma 1 bis dell’articolo 15, inserito dalla legge regionale n. 1/2020, in materia di realizzazione di impianti di incenerimento e coincenerimento rifiuti;

-          L.R. 17 giugno 2020, n. 3 “Interventi di prevenzione e sostegno in materia di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti”. Su indicazione del Ministero dell’Interno, si chiede di inserire al comma 1 dell’articolo 2 il riferimento all’intesa preventiva con le forze dell’ordine in caso di presenza di un loro rappresentante nell’Osservatorio sul ‘revenge porn’. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio