Attività produttive, illustrate pl su cooperative di comunità e pratica dei tatuaggi e piercing

E’ stato fissato entro una settimana il termine per definire la lista dei soggetti da audire su entrambe le pl.
08/09/2020 - Due proposte di legge di iniziativa consiliare: la n. 126, concernente "Disposizioni in materia di cooperative di comunità” e la n. 223, concernente "Disposizioni relative alle attività di tatuaggio e piercing”, sono state presentate oggi in XI Commissione consiliare regionale Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione.

Il progetto delle cooperative di comunità ha lo scopo di valorizzare le comunità locali cercando di stimolare l’autonoma organizzazione dei cittadini, chiamati a produrre beni e servizi in chiave sussidiaria e solidale e accrescere le opportunità lavorative nei territori. Nella cooperativa di comunità ogni socio/cittadino condivide il proprio saper fare e le proprie abilità dopo aver definito, in maniera collettiva, insieme agli altri soci/concittadini, i bisogni del contesto territoriale di riferimento, anche con il coinvolgimento degli enti locali. Capofila in questo settore la Regione Emilia Romagna, ma anche nel Lazio sono già presenti esperienze in questo senso nei più svariati ambiti di valorizzazione e recupero del territorio. La pl, formata da 10 articoli, intende quindi dettare disposizioni, fra le quali l’istituzione di un Albo regionale, tenuto conto dell’assenza di una normativa nazionale specifica.

La proposta sui tatuaggi e piercing consta di 12 articoli che coprono le lacune legislative esistenti di una realtà in grandissima espansione, che interessa moltissime persone. In una ricerca del 2015 è stato calcolato che circa 7 milioni di italiani portano un tatuaggio, lo 0,5 per cento per finalità mediche, per camuffare alcune patologie della pelle o gli esiti cicatriziali di pregressi interventi chirurgici. La maggior parte dei tatuati ha fra i 25 e i 44 anni, la stragrande maggioranza si rivolge ai centri specializzati o, in misura minore, a un centro estetico, ma il 13 per cento ha rischiato fuori dai canali ufficiali. Anche per il piercing (la pratica di forare il corpo per introdurvi oggetti soprattutto di metallo) è importante, come per i tatuaggi, la tutela della salute, identificando i requisiti professionali necessari ma anche ponendo alcuni divieti. Sarà vietato, ad esempio, eseguire tatuaggi e piercing ai minori di 14 anni (ad esclusione del piercing al lobo dell’orecchio consentito con il consenso dei genitori) mentre ai minorenni oltre 14 anni possono essere eseguiti solo con il consenso dei genitori (ad esclusione del piercing al lobo dell’orecchio). La pl prevede anche campagne informative rivolte soprattutto ai più giovani, sulle pratiche dei tatuaggi e del piercing.

E’ stato fissato entro una settimana il termine per definire la lista dei soggetti da audire su entrambe le pl.

 

 

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio