Servizi educativi per l'infanzia, il punto sulla ripartenza in commissione IX

In audizione l'assessore alle Politiche sociali e le sigle coinvolte nella tematica.
Infanzia. 08/09/2020 - Audizione oggi in commissione IX  - Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, presieduta da Eleonora Mattia, sulla  “Ripresa dei servizi educativi per l'infanzia"
alla presenza di Alessandra Troncarelli, Assessore alle Politiche Sociali, Welfare ed Enti Locali. Assente il Comune di roma, come comunicato in apertura dalla presidente. Tra i filoni principali degli interventi, la preoccupazione per i costi crescenti che gli enti locali dovranno sopportare con le nuove incombenze legate al virus e quindi la richiesta alla regione di interventi a supporto di tali enti locali. Ma anche la preoccupazione per il personale e i nuovi carichi di lavoro provocati dall’esigenza di sicurezza dei bambini sono state ricordate da molti intervenuti. Altri intervenuti hanno rimarcato problematiche di organizzazione e di comunicazione alle famiglie: in generale, le linee guida sono state apprezzate, ma la loro attuazione risulta estremamente complicata specie per le strutture private.

Sulla linea della preoccupazione per i costi soprattutto la CISL che ha fatto rilevare come l’apertura dei nidi, con tutte le incombenze previste dalle normative di sicurezza contro il virus, gravi sugli enti locali, quindi l’esigenza è quella di aiutare gli enti locali a sopportare tali oneri aggiuntivi. Ma anche per UGL l’esigenza è quella di mettere in campo tutti gli strumenti possibili, in questa fase di preoccupazione e di poca chiarezza sulle prospettive.

Concorde la CGIL che però ha detto che il problema non è tanto ripartire, quanto durare nel tempo: i problemi sono di organico, con un rapporto attuale di 1 a 7 che in questa fase appare troppo basso. Si chiede inoltre un chiarimento sulla strutturazione delle sezioni in “bolle” di 7 bambini e la loro interrelazione, anche ai fini del carico di lavoro degli operatori. Anche ANINSEI Lazio si è detta preoccupata, in quanto molti associati non hanno riaperto le strutture a causa della riduzione degli introiti che non hanno permesso di sostenere i costi. Ma le problematiche legate al personale, ha ammesso anche questa sigla, sono anch’esse molto forti. Per Legacoop Lazio il problema del personale integrativo riguarda l’orario ridotto di lavoro, che costringerà molti operatori a cercare altri rapporti di lavoro e quindi una minore stabilità.

Sulle problematiche di comunicazione, Save the Children ha fatto rilevare come già prima ci fosse un problema di abbandono scolastico, che ora, in una situazione emergenziale, non può che accentuarsi. Importante la comunicazione con le famiglie dei bambini, che al momento non è ottimale, secondo la onlus, ma importanti anche i supporti economici. Importanti le problematiche comunicative anche per Onda Gialla – Nidi convenzionati Roma, che ha detto che le strutture rappresentate dalla sua sigla sono pronte a ripartire, ma con molte preoccupazioni. Le rinunce sono molte da parte degli utenti. Solo per i nidi convenzionati poi è stata soppressa la possibilità di pagare di meno entrando alle 9 anziché alle 8, questo è un altro problema.

Sulle difficoltà di attuazione delle direttive hanno concordato Scarabbocchiando che ha sottolineato il gran numero di cancellazioni da parte delle famiglie, l’associazione GENIMA (una associazione di genitori che lavora soprattutto nel territorio del comune di Roma) per la quale i bambini, che per la legge dovrebbero essere la categoria da proteggere, nel comune di Roma sono solo degli utenti, e Comitato EduChiamo. Sulla stessa linea, Confcooperative Lazio, che ha fatto rilevare anche che, nei servizi in concessione, le condizioni sono variate e questo non si può non considerare, e Unisci Aps, che ha chiesto esplicitamente di rivedere le linee guida.

L’associazione Maestri di strada e scuola nel bosco ha segnalato che molte famiglie si stanno autoorganizzando anche in modi non ortodossi; ha parlato di una piattaforma informatica creata dalla associazione che può essere proficuamente utilizzata da parte degli enti. Presenti anche i rappresentanti di Asilo nel bosco sia di Caffarella, che ha ringraziato la regione per il riconoscimento dell’attività di asilo nel bosco e in generale delle attività educative outdoor, che di  Ostia, che ha detto che non solo riaprire, ma anche migliorare l’offerta  è la sfida. Per Alleanza per l’infanzia, che rappresenta varie sigle tutte implicate nelle problematiche educative, bambini e famiglie in difficoltà sono quelli più gravati da questa situazione; in particolare, per le difficoltà di apprendimento, i soggetti afflitti da quelle non possono essere sottoposti agli automatismi della quarantena a casa.

Tra i consiglieri, è emersa l'opinione che è stato importante aver ascoltato tutti, ma specialmente chi ha già aperto e ha potuto constatare le difficoltà applicative della normativa, al fine di permettere i necessari aggiustamenti. Rimarcato anche il problema costituito dall’aumento delle rette causato dalle accresciute incombenze. Applicare la legge è l’obiettivo a lungo termine, aprire in sicurezza quello a breve, secondo la presidente della commissione.

L’assessore ha detto che l’obiettivo primario era ripristinare la normalità del funzionamento dei nidi, per ora; compito dell’istituzione è ora dare alle famiglie anche la percezione di sicurezza. Sul personale si sta lavorando a una circolare che vada a disciplinare le tipologie di lavoro, ovviamente solo quello aggiuntivo, poiché per quello in organico ci sono competenze ben definite. L’applicazione della legge regionale è una priorità, per l'assessore. Si sta lavorando anche a un reperimento di risorse ulteriori per i nidi, sia diretti che in convenzione, così come sono allo studio premialità per chi ha assunto personale in cassa integrazione partecipando ai due avvisi pubblici che sono stati emanati in passato. La regione non può invece entrare in quelle che sono le competenze comunali di applicazione, ha concluso l’assessore.

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio