Politiche sociali, in commissione i contributi alle donne sotto terapia oncologica per acquisto parrucca

Lo schema prevede anche l’istituzione della Banca della parrucca con la restituzione al termine dell’utilizzo.
07/07/2020 - E’ stato presentato in commissione Sanità, presieduta da Giuseppe Simeone (FI), lo Schema di deliberazione che prevede contributi alle donne sottoposte a terapia oncologica per l’acquisto della parrucca nonché l’istituzione della Banca della parrucca.

Si tratta, come ha spiegato l’Assessore Politiche sociali, Welfare ed Enti Locali Alessandra Troncarelli, di “una delibera di concerto con l’assessore alla sanità, Alessio D’Amato, su un emendamento della consigliera Michela De Biase, che prevede uno stanziamento di 300mila euro per le donne malate oncologiche che hanno bisogno di una parrucca. Le asl – ha spiegato Troncarelli - emaneranno un avviso pubblico ogni 31 luglio, mentre per questa annualità l’avviso scadrà il 30 settembre. Il massimo del contributo è di 250 euro, se la spesa per l’acquisto sarà superiore si potranno richiedere le agevolazioni fiscali previste dalla legge”. Per usufruire del beneficio bisogna essere residenti nella Regione Lazio e avere un Isee non superiore a 25mila euro. La legge di stabilità istituisce la Banca della Parrucca, promuove la donazione dei capelli e la restituzione della parrucca al termine dell’utilizzo.

“Una parrucca ha un costo che varia dai 200 euro fino anche ai 4mila euro - ha spiegato De Biase (Pd) -. Nella stragrande maggioranza dei casi è la cura che viene fatta per il carcinoma della mammella a far perdere i capelli, ecco perché questa proposta è rivolta alle donne. Rispetto ai fondi, 250 euro è una cifra importante ma auspico che possiamo contribuire anche in modo diverso all’acquisto”, in quanto le parrucche migliori sono molto costose.

Secondo Antonio Aurigemma (FdI), “molte persone rischiano di restare fuori dai 25mila euro”, anche perché “di solito le parrucche vengono acquistate prima della perdita dei capelli e quindi le pazienti ancora non dispongono del certificato di invalidità. Enrico Panunzi (Pd) ha tuttavia ricordato che “l’Inps eroga le spettanze con valore retroattivo”. Rodolfo Lena (Pd) ha chiesto di evitare il bando con le sue scadenze ma di “tenere un plafond sempre aperto come abbiamo fatto per l’usura. Dare una data di apertura e chiusura potrebbe significare in alcuni casi dover aspettare un anno”.

Il presidente Simeone ha quindi fissato il termine per le osservazioni al 15 luglio per esaminarle il 16.

Quanto ai testi unificati di due proposte di legge regionale all’ordine del giorno, “Misure di sostegno in favore dei genitori in condizione di disagio economico e abitativo”, che ha accorpato i testi dei quali sono primi firmatari rispettivamente Sergio Pirozzi (FdI) e Michela Califano (Pd), nonché al testo unificato “Disposizioni in favore di persone con disturbi specifici di apprendimento”, proveniente da due differenti proposte a firma Lena e Davide Barillari (M5s), Marta Bonafoni (Lista Civica Zingaretti) ha puntualizzato che “abbiamo il dovere di ascoltare celermente il punto di vista dei soggetti interessati, senza eccezioni. Se ci diamo un calendario ben fatto facciamo un lavoro migliore”.

Pirozzi infatti aveva espresso la necessità “di essere il più veloci possibile”, mentre Lena ha ricordato che “non sempre è necessario fare audizioni in commissione” ma di rimettersi comunque alle decisioni della commissione.

D’altronde, secondo Aurigemma “con il “collegato” modifichiamo molte leggi, la volta scorsa 87, molto spesso con emendamenti che vengono portati direttamente in Aula. Usare due pesi e due misure a seconda di chi presenta le leggi non mi sembra giusto”.

“Questa commissione è rientrata nella ordinarietà, quindi l’eccezione è stata superata”, ha ricordato il presidente Simeone che quindi, insieme ai vice presidenti Paolo Ciani (Centro Solidale – Demo. S) e Loreto Marcelli (M5s) stilerà un calendario di audizioni.

Alla seduta erano presenti anche i consiglieri Davide Barillari (M5s), Chiara Colosimo (FdI), Fabrizio Ghera (Lega) e Massimiliano Maselli (FdI). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio