Presentato in sesta commissione il nuovo Piano energetico regionale ('Per Lazio')

La relazione dell’assessore Alessandri ha avviato l’iter di approvazione in Consiglio del corposo provvedimento (1.661 pagine). Previsto un ciclo di audizioni.
15/05/2020 - Con la relazione introduttiva dell’assessore regionale Mauro Alessandri, la commissione Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti, presieduta da Eugenio Patanè (Pd), ha iniziato oggi l’esame del nuovo “Piano energetico regionale” (Per Lazio), la proposta di deliberazione consiliare n. 43 del 2 aprile 2020. Si tratta di un documento ritenuto strategico da tutti coloro che sono intervenuti in commissione, perché con esso vengono definiti i fabbisogni energetici regionali e le linee di azione anche per ridurre le emissioni di gas climalteranti, per sviluppare la produzione di energia da fonti rinnovabili, per contenere i consumi energetici nei settori produttivo, residenziale e terziario. Con esso, inoltre, vengono definiti anche i criteri per la valutazione di sostenibilità dei nuovi impianti, sulla base della migliore tecnologia disponibile, della coerenza con le esigenze di fabbisogno energetico dell'area circostante e con le reti di trasmissione e trasporto di energia elettrica e metano.

In apertura di seduta, il presidente Patanè ha presentato il corposo provvedimento (1661 pagine, inclusi gli allegati) come “il principale strumento attraverso cui ciascuna regione programma e indirizza gli interventi, anche strutturali, nel campo energetico dei propri territori e regola le funzioni degli enti locali. Quindi – ha aggiunto Patanè – rappresenta un quadro di riferimento per i soggetti pubblici e privati che vogliano prendere iniziative nel campo energetico nel nostro territorio. E’ un provvedimento che contiene indirizzi e obiettivi strategici di lungo, medio e anche breve periodo”. Il presidente ha poi proposto un cronoprogramma dei lavori: un’altra seduta di approfondimento con assessore e tecnici; un ciclo di audizioni con gli stakeholders; l’esame articolato del documento e delle eventuali proposte di modifica, per arrivare infine al voto e al conseguente invio all’Aula.

L’assessore regionale Alessandri, titolare delle deleghe ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità, ha fatto una brevissima cronistoria del Piano, che ha preso forma nel 2015, quando la Regione, al fine di aggiornare il piano energetico del 2001 (attualmente in vigore), ha redatto un "Documento strategico per il Piano energetico della Regione Lazio", oggetto di confronto con gli stakeholders pubblici e privati. Conclusa la fase di consultazione e la procedura di Vas, nel 2017 la Giunta regionale ha adottato la proposta del nuovo “Piano energetico regionale (Per Lazio)”, pubblicato sul Bollettino ufficiale del Lazio e sul sito regionale per dare modo ai soggetti interessati di presentare le osservazioni ed esprimere i vari pareri previsti dalla normativa. Alessandri è passato poi alla relazione dettagliata del Piano, a cominciare dall’illustrazione delle cinque parti in cui è articolato:

1)    Contesto di riferimento: descrizione del quadro normativo europeo e nazionale; analisi del Bilancio energetico regionale (Ber), delle infrastrutture elettriche e del gas di trasmissione nazionali presenti nel Lazio; indicazione dei potenziali di sviluppo nella produzione energetica da fonti rinnovabili e di quelli di incremento dell’efficienza energetica negli utilizzi finali.
2)    Obiettivi strategici e scenari: descrizione degli obiettivi strategici generali della Regione Lazio in campo energetico; individuazione degli scenari 2020/2030/2050 di incremento dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili.
3)    Politiche e programmazione: illustrazione delle politiche di intervento messe in campo per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (Fer) e il miglioramento dell’efficienza energetica in ciascun ambito di utilizzo finale.
4)    Monitoraggio e aggiornamento periodico del Per Lazio: descrizione dei meccanismi e degli strumenti individuati per verificare il rispetto degli obiettivi prefissati, ma anche per mettere in campo azioni correttive.
5)    Norme tecniche di attuazione: quadro riepilogativo delle normative nazionali e regionali per l’ottenimento delle autorizzazioni per la costruzione e l’esercizio degli impianti da fonti rinnovabili e delle interferenze con le principali pianificazioni di settore (acqua, aria e suolo) che per le loro caratteristiche intrinseche sono soggette a condizionare l’evoluzione del sistema energetico regionale. Questa Parte contiene anche il disciplinare di attuazione, aggiornamento e monitoraggio del Piano.

Fanno parte del Piano anche i documenti di Valutazione Ambientale Strategica (Vas).

Gli obiettivi del Piano energetico.

L’assessore Alessandri, durante il suo lungo intervento, ha accennato agli obiettivi del Per Lazio, che sono elencati in dettaglio nella relazione lasciata agli atti della commissione:
- portare al 2020 la quota regionale di rinnovabili elettriche e termiche sul totale dei consumi al 13,4 per cento, puntando sin da subito anche sull’efficienza energetica;
- sviluppare le fonti di energia rinnovabile, al fine di raggiungere entro il 2030 il 21 per cento ed entro il 2050 il 38 per cento sul totale dei consumi;
- limitare l’uso di fonti fossili per ridurre le emissioni climalteranti, rispetto al 1990, del 24 per cento entro il 2020, del 37 per cento entro il 2030 e dell’80 per cento entro il 2050;
- ridurre i consumi energetici negli usi finali (civile, industria, trasporti e agricoltura), rispetto ai valori del 2014, del 5 per cento entro il 2020, del 13 per cento entro il 2030 e del 30 per cento entro il 2050, attraverso il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici e favorendo una mobilità sostenibile, intermodale, alternativa e condivisa;
- incrementare sensibilmente il grado di elettrificazione nei consumi finali (dal 19 per cento del 2014 al 40 per cento entro il 2050), favorendo la diffusione di pompe di calore, apparecchiature elettriche, sistemi di storage, smart grid e mobilità sostenibile;
- facilitare l’evoluzione tecnologica delle strutture esistenti con tecnologie più avanzate e suscettibili di un utilizzo sostenibile da un punto di vista economico e ambientale;
- sostenere la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione, anche con forme di incentivazione;
- sensibilizzare e aumentare la consapevolezza dell’uso efficiente dell’energia.

Nello Scenario Obiettivo, si prevedono incrementi del ricorso alle le fonti energetiche rinnovabili (Fer), fino a coprire il 48 per cento dei consumi finali lordi (era il 14 nel 2014), soprattutto nel settore fotovoltaico. Per quest’ultimo, infatti, si prevede un passaggio dal 43 al 71 per cento entro il 2050, in termini di quota di energia elettrica prodotta tra le rinnovabili. Per il settore termico, invece, si prevede una copertura del 31 per cento entro il 2050 (era dell’8 nel 2014), basata prevalentemente sulla geotermia a bassa entalpia, sul solare termico e sul calore derivato dal recupero dei cascami termici nei processi industriali.

Le politiche regionali

Per conseguire gli obiettivi di incremento dell’efficienza energetica e di sviluppo delle fonti rinnovabili indicati nello “Scenario Obiettivo”, il Piano propone un pacchetto di politiche regionali da attuare congiuntamente alle misure concorrenti nazionali, organizzate in 76 Schede Intervento per lo sviluppo delle Fer, che indicano la tipologia di azione, il settore, la leva di attuazione, i fattori abilitanti, il target dell’azione, con i tempi di realizzazione (breve, medio e lungo termine), la copertura territoriale e l’impatto dell’azione.
Il sistema di governance del Piano è assicurato dalla costituzione di una Cabina di Regia per l’Energia (CaRE), organismo permanente di coordinamento e supervisione con il compito di provvedere all’aggiornamento quinquennale e alla revisione del Per Lazio, coadiuvata da un Tavolo Tecnico di Monitoraggio (Ttm).
Ai fini del monitoraggio e del controllo sull’attuazione del Piano e per gli adempimenti normativi statali e comunitari, è previsto poi un Sistema Informativo Lazio di Energy Management (Silem), che avrà il compito di raccogliere, elaborare, rendere disponibili all’uso di tutte le strutture regionali, dello Stato e degli enti locali con competenze in materia, nonché degli organismi scientifici, tutte le informazioni relative alla caratterizzazione quali-quantitativa del contesto energetico regionale ed alla geolocalizzazione delle infrastrutture energetiche.

Al termine della relazione dell’assessore, vi è stato un dibattito molto partecipato, durante il quale molti consiglieri hanno chiesto chiarimenti allo stesso Alessandri e al dirigente regionale competente in materia. Molte delle questioni sollevate sono state poi rimandate a una successiva seduta, in cui – ha annunciato Patanè – si entrerà ancora più nel merito del provvedimento.
Hanno partecipato alla seduta telematica i consiglieri: Devid Porrello, Silvia Blasi, Gaia Pernarella e Valerio Novelli del Movimento 5 stelle; Fabio Refrigeri, Enrico Panunzi, Emiliano Minnucci e Michela Califano del Partito democratico; Gino De Paolis (Lista civica Zingaretti), Giuseppe Simeone (Forza Italia) e Antonello Aurigemma (Fratelli d’Italia). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio