Focus con l'assessore in sesta commissione su trasporti pubblici e porto di Civitavecchia

Alessandri: “Se riparte il 50 per cento delle attività, garantiamo una copertura dell’80 per cento della mobilità regionale, con obbligo di mascherine e di distanza di sicurezza”.
Un'immagine del porto di Civitavecchia. 30/04/2020 - La commissione Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti, presieduta da Eugenio Patanè (Pd), ha ripreso oggi l’audizione con l’assessore regionale Mauro Alessandri, titolare delle deleghe ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità, iniziata lunedì 27 aprile. All’ordine del giorno la relazione dell’assessore sulle misure da adottare in materia di trasporto pubblico per la fase di riapertura delle attività prevista a partire dal 4 maggio e sulla situazione dei porti del Lazio, con particolare attenzione a quello di Civitavecchia.

Con riferimento alla mobilità, Alessandri ha ribadito che la Giunta sta lavorando per trovare le migliori soluzioni in vista del 4 maggio: “Se riparte il 50 per cento delle attività, garantiamo una copertura dell’80 per cento della mobilità regionale, con l’aumento del numero dei mezzi in circolazione, la garanzia della sicurezza dei pendolari e dei lavoratori mediante l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale e di distanziamento tra le persone, la richiesta alle aziende di potenziare l’attività di comunicazione per la diffusione capillare delle regole e delle prassi da seguire”, ha detto l’assessore. Alessandri ha anche auspicato di poter disporre di modelli flessibili per intervenire dopo la riapertura al fine di tarare meglio le misure e perfezionare i servizi, in base anche alla domanda di trasporto effettiva, spiegando che al momento sono previsti la differenziazione degli orari e la durata del servizio fino alle 23.30.

Rispondendo a una domanda di Roberta Lombardi (M5s), l’assessore ha poi detto che ci sarà una presenza fisica del personale nei luoghi di assembramento, come le stazioni, i capolinea e le fermate, per regolare l’accesso ai mezzi pubblici in maniera ordinata e per fornire adeguate informazioni. Ancora in fase di definizione, invece, la questione della presenza a bordo di una seconda figura, oltre al conducente, per far rispettare gli obblighi in materia di dispositivi di protezione e di distanze da tenere, tema posto da Giuseppe Simeone (FI) e Massimiliano Maselli (FdI) nel corso dell’audizione. A tal proposito, il presidente Patanè ha espresso preoccupazione in vista della riapertura annunciata dal Governo dal 4 maggio se non saranno prese adeguate precauzioni e ha citato il caso della Germania che, dopo l’apertura, ha visto risalire i dati sui contagi. A tal proposito, Patanè ha chiesto che si diano più poteri al personale adibito al rispetto delle norme di sicurezza sui mezzi pubblici. Anche Antonio Aurigemma (FdI) ha insistito sulla questione dei controlli sui trasporti pubblici, chiedendo all’assessore di fare in modo che la Regione verifichi che le direttive vengano rispettate tassativamente, in particolare da quelle aziende che continuano a ricevere i contributi regionali ma che hanno messo in cassa integrazione molti lavoratori. “Che tipo di provvedimenti prenderà la Regione nei confronti di coloro che continuano a dire che non intendono impiegare altro personale per i controlli?”, ha chiesto Aurigemma. Orlando Tripodi (Lega) ha chiesto nuovamente di prorogare gli abbonamenti a studenti e pendolari che non ne hanno potuto usufruire durante la quarantena, mentre Fabrizio Ghera (FdI) ha chiesto di intervenire per tutelare il più possibile gli autisti e i conducenti.

Sulla situazione dei porti, Alessandri ha fatto due considerazioni. La prima, rivolta a quelli prevalentemente turistici, per i quali valgono gli stessi obblighi generali sulle regole nei distanziamenti, nella sicurezza della rimessa in campo delle flotte, nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali e nella misurazione della temperatura. L’altra invece riguarda il sistema portuale di Civitavecchia, che ha riflessi anche commerciali. L’assessore ha sottolineato la necessità di arginare il calo delle attività, di intervenire per “alleggerire il trauma – ha detto – che ha colpito uno dei punti strategici della Regione ma anche del Paese. Non basta mettere in campo una strategia di intervento per 4-5 mesi, occorre ragionare nel lungo periodo. A questa questione è legato quindi anche il completamento della Orte-Civitavecchia”. Ma Alessandri ha anche parlato del “dato della sopravvivenza”, cioè “la base sulla quale innestare la ripartenza, per la quale c’è bisogno di una mobilitazione di tutte le energie che agiscono sul sistema portuale, per fare scelte coraggiose nel breve periodo”. Anche Gino De Paolis (Lista Civica Zingaretti) ha sottolineato la gravità della crisi che sta vivendo il porto di Civitavecchia, chiedendo un intervento urgente per salvaguardare occupazione e attività economiche e, a tal fine, convocare in audizione anche il presidente dell’Autorità portuale. Stesse preoccupazioni sono state espresse anche da Ghera, Maselli, Emiliano Minnucci (Pd) e dal vicepresidente del Consiglio regionale, Devid Porrello (M5s), il quale ha anche posto di nuovo l’attenzione sulla mobilità sostenibile, proponendo di rendere gratuito il trasporto delle biciclette sui treni, come già avviene per le pieghevoli e trasformare da subito alcune strade in ciclabili.

Hanno partecipato alla seduta telematica anche i consiglieri: Enrico Cavallari (Gruppo Misto), Fabio Refrigeri (Pd), Michela Califano (Pd), Enrico Panunzi (Pd), Paolo Ciani (Centro solidale-DemoS), Valentina Corrado (M5s) e Laura Cartaginese (Lega). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio