Sartore presenta la relazione del direttore Bacci sui risparmi finalizzati all'emergenza

L'assessore ha anche aggiunto informazioni utili sulla situazione complessiva del bilancio regionale in questa fase emergenziale.
L'assessore al bilancio Sartore e il presidente della quarta commissione, Fabio Refrigeri, in una immagine di repertorio. 22/04/2020 - Dopo la relazione di Onorati, il presidente Refrigeri ha dato la parola ad Alessandra Sartore, che ha riferito sulla relazione di Alessandro Bacci, direttore regionale degli affari istituzionali, personale  e sistemi informativi. L’assessore Sartore ha premesso però qualcosa sulla sospensione della rata di mutuo contratto con il Ministero dell’economia, che vale da sola 107 milioni di euro; altra possibilità viene da Cdp, da parte della quale si è in attesa della circolare per la sospensione della rata di mutuo conto capitale che ammonterà a più di cento milioni. Quindi ha sintetizzato i numeri della relazione del direttore Bacci che riguarda, ha specificato, le spese non obbligatorie come quelle per il personale, e che consiste anzitutto in interventi che possono essere procrastinati a proposito di varie materie, alcune anche delicate, come gli interventi a favore dei piccoli comuni, ma che in questa fase vanno necessariamente posposti per motivi di urgenza. Non vengono toccati invece altri tipi di voci, come quella degli interventi a favore della popolazione detenuta o quelli a favore delle vittime di usura. Le somme ammontano comunque complessivamente circa  a un milione 200 mila euro per il conto capitale e 800 mila euro per la parte corrente: tra i primi, la voce più rilevante sono i 250 mila euro destinati originariamente agli oneri connessi al riutilizzo sociale dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, mentre 186 mila euro provengono da somme destinate originariamente alle iniziative per lo sviluppo economico e sociale dei piccoli comuni. Tra i secondi, invece, si possono recuperare  500  mila euro del fondo per la gestione diretta di aree verdi da parte dei cittadini, la metà del totale previsto. Altri 550 mila euro, poi, cioè il totale della destinazione, saranno recuperati dal capitolo di nuova istituzione  “fondo per la concessione del reddito di cittadinanza attiva”. Il totale dei risparmi realizzati comunque andrà convogliato, secondo Sartore, in una vera e propria manovra d’aula supplementare di dimensioni importanti.

Tra i consiglieri, Valentina Corrado del M5s ha elogiato lo sforzo effettuato da Bacci di produrre  una relazione che elenca capitolo per capitolo le risorse disponibili nei vari settori. D’accordo Corrado sulla necessità di una manovra d’aula ulteriore e di una rimodulazione di alcuni tipi di tasse. “Riscrivere totalmente il bilancio” è la necessità anche secondo Giancarlo Righini, di Fratelli d’Italia, per il quale comunque i 200 milioni circa provenienti dalle rate posticipate di mutuo sono una “boccata d’ossigeno”. Il fondo perduto è comunque una necessità nel sostegno alle aziende che producono merci deperibili e le agevolazioni fiscali sono anch’esse necessarie, ha concluso Righini. Un allarme vero e proprio quello lanciato da Gino De Paolis della lista Zingaretti, nel ricordare come le organizzazioni criminali, che notoriamente  non hanno problemi di liquidità, siano già pronte a intervenire in “soccorso” degli imprenditori in difficoltà, con tutte le tragiche conseguenze del caso.

Attenzione va posta, secondo Eugenio Patanè del Pd, a lanciare slogan come la diminuzione delle tasse, specie con riferimento alle categorie alle quali vanno applicate: non si può pretendere ad esempio di continuare a riscuotere le tasse da categorie che in conseguenza della crisi non hanno ottenuto introiti in questi mesi. Il coinvolgimento delle opposizioni non può però privare la maggioranza della sua assunzione di responsabilità necessaria riguardo alle misure da assumere, secondo Patanè. L’esigenza di liquidità fresca per le aziende è la necessità sottolineata in modo particolare da Pasquale Ciacciarelli della Lega. L’opposizione si è messa a disposizione da subito per collaborare, ha detto Angelo Tripodi della Lega. “La regione è una”, ha ricordato Simeone di Forza Italia, che pertanto richiama tutti alla necessità di collaborare in vista di un obiettivo superiore. D’accordo anche lui che il bilancio vada riscritto interamente, comunque. La drammaticità della crisi economica che la regione dovrà affrontare è stata ricordata anche da Aurigemma di Fratelli d’Italia. Anche recuperare qualcosa a livello di risorse è il tema secondo Sergio Pirozzi, che adduce a titolo di esempio il caso delle imprese farmaceutiche a cui erano stati concessi sgravi nel recente passato ma ora non versano certo in uno stato di crisi. “Tornare a lavorare” è la primaria esigenza secondo Enrico Panunzi del Pd, oltre a richiamare a un cambio di toni le opposizioni che professano la loro disponibilità a collaborare.

L’assessore Sartore in una replica ha ricordato come si stia agendo in una situazione di emergenza, in cui la condivisione delle misure con il Consiglio non può andare a detrimento delle esigenze di celerità. Non si ha ancora contezza del fondo che sarà messo a disposizione delle regioni dal governo, ma domani si dovrebbe sapere qualcosa di più in materia in conseguenza di un incontro previsto con il vice ministro Misiani; l’assessore ha ricordato infatti come, in questa situazione, le regioni siano le uniche a dover ancora garantire il pareggio di bilancio. Più difficile, ha aggiunto Sartore, andare a intervenire in corso d’anno su manovre già fatte inerenti sgravi fiscali a favore di determinati soggetti, ha aggiunto Sartore  a proposito della questione tasse regionali emersa da alcuni interventi. Anche sul “fondo perduto” si sta facendo qualcosa, ma sarà più preciso l’assessore Orneli, ha aggiunto Sartore. “Sui fondi europei si è molto avanti”, ha detto ancora l’assessore. Sul “pronto cassa” infine, vero che molte domande sono rimaste fuori, ma anche che molte sono state soddisfatte; c’è magari “bisogno di convogliare più risorse”, visto il numero enorme di domande (41 mila) ha ammesso l’assessore in conclusione.

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio