In nona commissione prosegue l'esame delle norme sul sistema integrato di educazione e istruzione per l'infanzia

Approvati altri 15 articoli della proposta di legge n. 99. I lavori riprenderanno dall’articolo 30 dopo la pausa natalizia.
18/12/2019 - La commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, presieduta da Eleonora Mattia (Pd), ha ripreso oggi l’esame della proposta di legge regionale n. 99 del 21 gennaio 2019 concernente: “Disposizioni in materia di sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia”, a firma Mattia e Salvatore La Penna (Pd). Dopo l’approvazione dei primi 14 articoli (su 52), più cinque aggiuntivi, votati nella seduta del 4 dicembre scorso, oggi la nona commissione ne ha approvati altri quindici, fino all’articolo 29. I lavori riprenderanno dopo la pausa natalizia, a partire dall’articolo 30. Numerosi anche oggi gli emendamenti approvati, proposti dall’assessora regionale alle Politiche Sociali, Welfare ed Enti Locali, Alessandra Troncarelli, dalla presidente Mattia e dalle consigliere Marta Bonafoni (Lista Civica Zingaretti) e Roberta Lombardi (M5s), tutte presenti alla seduta insieme a Salvatore La Penna (Pd) e a Loreto Marcelli (M5s).

La proposta di legge n. 99 si propone, da un lato, di dare attuazione alle disposizioni contenute nel decreto legislativo n. 65 del 2017 (articolo 8), conseguente all’approvazione della legge 13 luglio 2015, n. 107 (cosiddetta ‘buona scuola’), al fine di promuovere il sistema integrato dai primi mesi ai sei anni e di disciplinare i servizi educativi per l’infanzia dai primi mesi di vita ai tre anni. Dall’altro lato, la proposta di legge mira ad aggiornare la normativa regionale in materia di servizi educativi per l’infanzia che è attualmente regolata da due leggi regionali del 1973 e del 1980, al fine di disciplinare, oltre ai nidi, gli ulteriori servizi ad essi integrativi che rispondono al mutato contesto socioeconomico e alle rinnovate esigenze dei genitori e, soprattutto, delle madri lavoratrici (la previsione dei nidi domestici ne è un esempio).

Nella seduta del 4 dicembre scorso sono stati approvati tutti gli articoli relativi al Capo I (“Disposizioni generali”) e al Capo II (“Istituzioni, soggetti e funzioni”). Oggi si è entrati nel vivo delle disposizioni più ‘operative’, con l’approvazione del Capo III (“Requisiti dei servizi educativi”), che definisce in via generale le caratteristiche strutturali dei servizi educativi, ivi inclusi gli arredi e i giochi, e i titoli di studio richiesti agli operatori. Con l’approvazione di quasi tutto il Capo IV (“Nido”), invece, vengono definite le caratteristiche di ricettività, funzionamento ed edificazione. A tal proposito, particolare importanza assumono gli ultimi due articoli approvati oggi, il 28 e il 29, nell’ambito delle disposizioni sui Nidi. Con il primo, dopo approfondito dibattito in commissione, sono stati fissati i rapporti numerici tra educatori e bambini per le diverse fasce di età, nel modo seguente:
a)    Un educatore ogni quattro bambini di età inferiore ai 12 mesi;
b)    Un educatore ogni sette bambini di età compresa fra i 12 e i 24 mesi;
c)    Un educatore ogni 9 bambini di età compresa tra i 24 mesi e i tre anni.

Con il secondo, invece, vengono descritte le competenze del “Gruppo educativo”, costituito da un coordinatore pedagogico e dal personale del nido, che ha come compito la promozione equilibrata dell’adibizione delle professionalità degli operatori e la gestione collegiale del lavoro, in stretta collaborazione con le famiglie. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio