Il Defr 2020-2022 e il pacchetto sviluppo all'esame della commissione Bilancio

Il nuovo Documento di economia e finanza regionale è stato presentato assieme alle “Misure per lo sviluppo economico, l’attrattività degli investimenti e la semplificazione”.

Un momento dei lavori in commissione Bilancio, per l'esame del Defr (Foto di Bruno Ponzani). 11/11/2019 - La quarta commissione Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio, presieduta da Fabio Refrigeri (Pd), si è riunita oggi, per iniziare l’esame del “Documento di economia e finanza regionale 2020 anni 2020-2022” (Defr, Proposta di deliberazione consiliare n. 37 dell’8 novembre 2019), propedeutico ai lavori per l’esame del prossimo bilancio di previsione. L’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, oltre a illustrare il Defr, ha presentato anche la proposta di legge regionale n. 194, “Misure per lo sviluppo economico, l’attrattività degli investimenti e la semplificazione”, il cosiddetto “collegato” o, meglio, “pacchetto sviluppo”.

Sartore si è soffermata brevemente sugli elementi della cornice macroeconomica internazionale, utilizzati negli scenari di crescita regionale per il prossimo triennio 2020-2022, ricordando, tra l’altro: gli effetti dei dazi imposti dagli Usa, l’incidenza, sul commercio internazionale, del rallentamento dell’economia cinese e l’incertezza sui tempi e modalità di uscita del Regno Unito dall’Unione europea. La crescita economica per l'area dell'euro è attesa in rallentamento: per il triennio 2019-2021 la crescita del PIL dell’area sarebbe in media dell’1,2 per cento. “Nella nostra regione – ha spiegato Sartore – i modelli econometrici regionali adottati stimano, per il biennio 2018-2019, una variazione del Pil compresa tra l’1,4 e l’1,6 per cento, accompagnata da una dinamica dei prezzi debole, consumi privati e investimenti fissi lordi in moderata espansione e redditi interni da lavoro dipendente ancora in aumento”. In forte aumento, secondo il Defr, è stato il sostegno alla crescita proveniente dalla domanda estera: + 27 per cento nella prima parte di quest’anno.

Il Defr restituisce la fotografia degli obiettivi raggiunti in questi anni nel risanamento dei conti pubblici e nell’efficientamento della macchina amministrativa. Sartore ha ricordato la maggiore tempestività dei pagamenti, la rinegoziazione del debito regionale con tassi più vantaggiosi, con un risparmio di oltre 200mln di euro di interessi l’anno, la riduzione del 94% del portafoglio dei derivati, l’avanzo di 6 milioni nel settore sanitario che dovrebbe far vedere sempre più vicina la fine della lunga stagione del commissariamento, la riduzione dei tempi delle procedure per l’erogazione dei fondi strutturali europei, il tasso di disoccupazione che sta scendendo sotto il 10%.

Il principale ambito verso cui il Defr è orientato è quello dell’economia circolare e sostenibile, attraverso nuovi strumenti per migliorare la qualità dell’ambiente e il sostegno alle aziende impegnate nell’innovazione verde e nella ricerca.

“Nel prossimo triennio – ha proseguito Sartore - lavoreremo liberamente in una logica di investimenti crescenti, sia sulla qualità delle strutture che sul personale, e di piena integrazione tra ospedale, territorio e prevenzione, con un’attenzione primaria verso tre grandi obiettivi strategici, come quello della sanità di prossimità, quello dell’innovazione tecnologica e quello del supporto alla ricerca”.

Tra gli altri elementi oggetto delle politiche regionali contenuti nel Defr: il sostegno alle fasce più deboli della popolazione, anche attraverso la leva fiscale, e di alleggerimento dell’Irap per specifiche attività economiche, nuove imprese femminili e realtà collocate nei comuni montani; il completamento del programma di riordino delle società partecipate; la negoziazione sulla programmazione del nuovo settennato dei fondi europei 2021-2027.

Il pacchetto sviluppo

Sartore ha illustrato anche la pl 196, contenente il nuovo pacchetto di misure con cui la Regione intende promuovere lo sviluppo economico, attraverso la semplificazione burocratica, l’innovazione e la ricerca, e prevedendo investimenti per superare crisi aziendali, accrescere le specializzazioni territoriali e favorire l’insediamento di nuovi impianti e stabilimenti produttivi, anche attraverso la promozione di accordi tra la Regione e i soggetti promotori di nuove iniziative imprenditoriali. Il pacchetto sviluppo comprende stanziamenti per circa 63 milioni di euro nel triennio 2019-2021.

“È un progetto normativo, che sottoponiamo al Consiglio – ha spiegato Sartore - pensato per potenziare le capacità di crescita economica del territorio regionale e ridurre gli oneri amministrativi incombenti su cittadini famiglie e imprese. Creiamo un sistema di semplificazione e incentivazione agli investimenti nel territorio regionale mettendoci nei panni del potenziale investitore che intenda investire nella nostra Regione. Tra le misure chiave per attrarre investimenti – ha proseguito Sartore - la prima consente di completare la fusione dei consorzi industriali del Lazio in un consorzio unico finalizzato alla valorizzazione e promozione del territorio, alla riqualificazione delle aree industriali dismesse, all’internazionalizzazione delle imprese”.

Tra gli interventi pensati per favorire l’attrazione degli investimenti si inseriscono diverse misure di semplificazione in materia urbanistica e innovazioni nel campo dell’utilizzo dei dati amministrativi, con l’obiettivo di promuovere la creazione di nuove imprese nel settore dei servizi alla persona e dei servizi al territorio.

Sull’ordine dei lavori è intervenuta la consigliera Valentina Corrado (M5s), secondo la quale è stata messa troppa carne sul fuoco. “Visto che entro il 31 dicembre deve essere approvata la manovra di Bilancio, che senso ha esaminare i ben 31 articoli del collegato adesso?”. Sulla stessa lunghezza d’onda, sono intervenuti i consiglieri Giancarlo Righini (FdI) e Antonello Aurigemma (Misto). I lavori sul Defr proseguiranno nei prossimi giorni con le audizioni delle parti sociali (domani) e degli assessori regionali (giovedì 14). L’esame del documento e degli eventuali emendamenti è previsto per venerdì 22 novembre. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio