L'assessore al Bilancio illustra il Rendiconto 2018 alla quarta commissione

Un emendamento recepisce quanto rappresentato nella decisione di parifica della Corte dei conti.
L'assessore Sartore e il presidente della quarta commissione, Refrigeri. 12/09/2019 - La Regione Lazio ha chiuso il 2018 con un risultato di amministrazione pari a 730 milioni di euro (al netto del fondo pluriennale vincolato), a fronte del disavanzo di 450 milioni di euro dell’esercizio 2017. E’ quanto ha riferito l’assessore Alessandra Sartore, nel corso della sua relazione in commissione Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio, presieduta da Fabio Refrigeri (Pd), sulla proposta di legge regionale n. 178, d’iniziativa della Giunta, “Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2018”.

Al 31 dicembre 2018 risultavano residui attivi (crediti) per 4,155 miliardi di euro e residui passivi (debiti), per 3,553 mld. Il fondo anticipazioni di liquidità ammontava a 7,375 mld, il disavanzo sostanziale a meno 7,824 mld, il disavanzo effettivo a meno 448 milioni. Il totale complessivo delle entrate accertate ammontava a 30,901 mld, quello degli impegni di spesa a 29,678 mld, con un avanzo di competenza pari a circa 1,223 mld. Gli accertamenti relativi alle entrate correnti libere, vale a dire senza vincolo di destinazione, ammontavano a 3,348 mld. Le entrate tributarie diverse da quelle destinate al finanziamento del servizio sanitario regionale nel 2018 sono state di 2,579 mld di euro.

Sartore si è soffermata sulle minori entrate, circa 330 milioni di euro, dell’addizionale regionale Irpef, dovute alle esenzioni introdotte per determinate categorie di contribuenti. Sartore ha voluto sottolineare che nel 2018 il valore dell’utilizzo delle anticipazioni di cassa da parte dell’istituto bancario tesoriere è stato per la prima volta pari a zero (a ritroso: quasi 29 milioni nel 2017, 108 nel 2016, 276 nel 2015 ecc.). L’indebitamento complessivo della Regione al 31 dicembre 2018 ammontava a 22,724 miliardi di euro, di cui 12,722 mld relativi al debito proprio della Regione e 9,3 mld relativi alle anticipazioni di liquidità dello Stato, di cui al decreto legge 35/2013, per il pagamento dei debiti liquidi, certi ed esigibili di regioni e province autonome.

Nel corso del suo intervento, Sartore ha riepilogato anche i numeri chiave del rientro dal deficit sanitario, passato da meno 1,6 miliardi del 2006 a meno 670 milioni di euro del 2013, per arrivare al risultato di più sei milioni per l’esercizio 2018, riaccertato dal Tavolo di verifica per gli adempimenti del Piano di rientro, nella riunione del 30 luglio scorso.

La Corte dei conti ha parificato il Rendiconto 2018 nell’udienza del 23 luglio scorso con un paio di osservazioni, una per quel che concerne il risultato di amministrazione, la seconda relativa alle problematiche connesse con la doppia contribuzione statale e regionale in materia di dissesto finanziario dei comuni. L’assessore Sartore ha quindi presentato un emendamento volto proprio a recepire quanto rappresentato nella decisione di parifica della Corte dei conti. Il consigliere Giancarlo Righini (FdI) ha manifestato l’esigenza di un approfondimento prima del voto. Pertanto, Refrigeri ha aggiornato la seduta a martedì prossimo, il 17 settembre, anche per l’esame della pl 172, “assestamento delle previsioni di bilancio 2019-2021”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio