Cinema Maestoso, audizione congiunta in commissione Lavoro e Cultura

Proseguono le audizioni sulla proposta di legge sui Beni e Servizi Culturali
09/07/2019 - Le commissioni Lavoro, presieduta da Eleonora Mattia, e Cultura, spettacolo, sport e turismo, presieduta da Pasquale Cicciarelli, si sono riunite oggi per un’audizione congiunta sulla vicenda del Cinema Maestoso, la prima multisala romana aperta nel 1957 e chiusa lo scorso anno con il licenziamento degli otto dipendenti da parte dell’esercente Circuito Cinema che ha deciso di rinunciare alla gestione dello stabile di via Appia Nuova.

Presenti il dirigente regionale dell’Area Urbanistica Roma Capitale e Città Metropolitana Gianni Gianfrancesco, Livia Sforza in rappresentanza dell’assessore regionale al Lavoro Claudio Di Berardino, l’assessore alla Cultura del VII Municipio Elena De Santis, Giampaolo D’Onghia di Fistel-Cisl, Nadia Stefanelli di Slc-Cgil, Roberto Corirossi per Uilcom-Uil e Monica Ricciardi del sindacato Cub Informazione. Quest’ultima una delle otto lavoratrici licenziate e unica ad essere reintegrata dopo il licenziamento collettivo mentre gli altri sette sono stati nuovamente licenziati.

“Il licenziamento immediato dopo la riassunzione è stato di una violenza ma vista”, per Marta Leonori (Pd), che a proposito della promessa ristrutturazione dello stabile ha detto: “il progetto è stato annunciato ma non è stato depositato, quindi non esiste”.

All’epoca della chiusura, era stata assicurata la riapertura dopo l’opera di ristrutturazione, ma ad oggi il destino del Maestoso resta incerto. Dall’audizione infatti, si è appreso che non ci sono procedimenti amministrativi in atto, non si è a conoscenza di interventi in programma sull’edificio, le aree non sono vincolate. Peraltro, la società immobiliare Appia 2005 ha venduto il complesso, che comprende anche negozi e appartamenti, ma non si conoscono i nuovi proprietari.

Al proposito, Francesca De Vito (M5S) ha chiesto: "Che senso ha riunirsi intorno a un tavolo con le parti che non sono più le stesse? Bisogna smetterla di fare audizioni ad hoc, il problema è tutto il comparto che è in crisi".

Per Leonori quella odierna è un’audizione di supporto e di monitoraggio: “Comune e Regione sono alleati per fare in modo che non ci siano speculazioni”, ha affermato.

“Sul Maestoso si sono accesi i riflettori, ma quali strumenti possiamo mettere in campo affinché non ce ne siano altri? Si sta andando verso il declino - ha riassunto Corirossi di Uilcom-Uil – come possiamo invertire la tendenza? Diamoci degli strumenti adatti perché fra un anno non ci ritroviamo con altri cinema chiusi, altri lavoratori licenziati”. Ad oggi sono circa 50 i cinema romani che hanno chiuso negli anni, alcuni riconvertiti, altri in stato di abbandono.

“Dobbiamo capire quali sono i tempi certi per la riqualificazione dello stabile e fra le misure da mettere in campo, dare la precedenza ai lavoratori licenziati”, ha detto la presidente Mattia. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio