Audizioni in nona commissione su testo unificato contro lavoro nero in agricoltura

Apprezzamento di sindacati e associazioni per le norme che mirano a contrastare soprattutto il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori.
04/07/2019 - Audizione oggi in commissione Lavoro, presieduta da Eleonora Mattia, delle organizzazioni sindacali di categoria e del Terzo settore sul testo unificato di due proposte di legge presentate in materia di emersione del lavoro nero in agricoltura. Si tratta della proposta di legge n.100 di iniziativa dei consiglieri Marta Bonafoni (Lista Civica Zingaretti) e Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali) e della n. 107 d’iniziativa della Giunta regionale. Presente l’assessore regionale al Lavoro, Claudio Di Berardino.

Per Giuseppe Cappucci di Flai Cgil, i punti chiave del testo siano l’indicazione delle misure a sostegno dei lavoratori che denunciano lo sfruttamento e la facoltà dell’l’Osservatorio previsto di segnalare i casi di sfruttamento dei quali viene a conoscenza. Cappucci ha inoltre sottolineato che il fenomeno è presente in tutte le province, non solo quella di Latina, inclusa la città di Roma. Circostanza questa ribadita anche da tutti gli altri intervenuti. Plauso, infine, per l’introduzione dei Centri polifunzionali (presidi interculturali e di legalità finalizzati all’erogazione di servizi per l’inclusione sociale dei lavoratori agricoli).

Pierluigi Talamo di Uil Lazio, ha invece posto l’attenzione sui buoni risultati ottenuti dal percorso avviato con il protocollo per un lavoro di qualità in agricoltura firmato dalla Regione Lazio e le parti sociali per limitare il fenomeno del “caporalato”, iniziato in fase sperimentale sul territorio della Provincia di Latina.

“Questa proposta di legge sposa quella che era una delle nostre sollecitazioni”, ha detto Antonio Mattei di Uila Lazio, proponendo di estendere il protocollo di Latina anche alle altre province del Lazio. Anche per Mattei inoltre, occorre sostenere i lavoratori che denunciano lo sfruttamento perché spesso dopo perdono l’occupazione. Quanto all’Osservatorio regionale sul lavoro in agricoltura previsto dal testo, il sindacalista ha messo in guardia su “una serie di funzioni simili, se non uguali a quelle previste dalla 199 del 2016, la legge sul caporalato. Non vorrei che si svuotassero le cabine di regia territoriali”, ha detto.

Armando Valiani (Ugl) ha commentato positivamente il coinvolgimento dei Centri per l’impiego e delle Università, chiedendo anche ulteriori forme di “premialità” per le aziende “virtuose”.

Meno rigidità sugli “indici di congruità” ha chiesto invece Marco Di Stefano di Confagricoltura. Si tratta di indicatori che definiscono il rapporto tra la quantità e la qualità dei beni e dei servizi offerti dai datori di lavoro e la quantità delle ore lavorate, il cui rispetto è condizione per il godimento di erogazioni da parte della Regione di fondi comunitari, nazionali e regionali. “Vanno valutati con attenzione – ha detto Di Stefano – per tenere conto anche delle avversità climatiche che influiscono sui raccolti.

Fabio Ciconte di “Terra! Onlus” ha infine rilevato come il testo sia “molto coerente con l’impianto della 199/2016 ma che andrebbe emendato con riferimenti espliciti al ruolo della Grande distribuzione organizzata”. Per Ciconte, inoltre, “occorre prevedere protocolli di intesa sperimentali anche nella definizione del prezzo e una maggiore dinamicità per gli indici di congruità”.

La consigliera Marta Bonafoni, ascoltati tutti gli interventi, ha detto che “questa proposta di legge funziona se tutti gli attori si mettono a disposizione, come avvenuto. La denuncia – ha aggiunto – è l’inizio di un’altra vita e non solo la fine dello sfruttamento. Anche noi crediamo che sia un elemento fortemente caratterizzante il destino dei lavoratori che denunciano”.

In chiusura di seduta, la presidente Mattia ha proposto un cronoprogramma per l’esame del testo, votato all’unanimità, che prevede la presentazione degli emendamenti entro lunedì 8 luglio alle ore 12, e dei subemendamenti il giorno dopo alla stessa ora. In tal modo, l’esame dell’articolato dovrebbe iniziare l’11 luglio. “Contiamo di portarlo in Aula entro la fine di luglio”, ha concluso Mattia. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio