Azienda Zero, proseguono le audizioni sulla proposta di legge

I sindacati chiedono una riunione specifica per confrontarsi sulla situazione dei lavoratori, richiesta accolta dal presidente Simeone.
Un momento dell'audizione dei sindacati 10/06/2019 - La commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio ha continuato oggi le audizioni sulla proposta di legge che istituisce l’Azienda Zero. Prima tornata con i sindacati. Sono intervenute Cgil, Cisl, Uil e Ugl che, in pratica all’unisono, hanno spiegato che per loro le priorità sono altre, in particolare il precariato dei lavoratori e la carenza del personale, dopo tanti anni di blocco del turn over dovuto al piano di rientro da cui il Lazio è in procinto di uscire. Su Azienda Zero hanno chiesto che vengano definite bene le funzioni della nuova struttura, che si doti di nuovo personale e non di risorse interne, che vengano definite con maggior precisione le relazioni sindacali e che sia garantito il rispetto dei contratti di lavoro.

Il consigliere Davide Barillari (M5s) ha illustrato le sue perplessità, in particolare sulle funzioni che deve svolgere Azienda Zero e sulla dimensione che la stessa dovrà avere, questioni che, secondo il consigliere, restano poco chiare e sulle quali ha preannunciato che presenterà emendamenti specifici.  

Massimiliano Maselli (Noi con l’Italia) ha auspicato che l’istituzione della nuova azienda avvenga di pari passo con l’accorpamento delle attuali Asl. Infine è intervenuto il presidente della commissione, Giuseppe Simeone, per il quale “non dobbiamo creare la diciottesima Asl del Lazio, ma un ente strumentale che deve svolgere funzioni precise, ad esempio sull’edilizia sanitaria, su cui abbiamo grandi difficoltà o i nuovi concorsi”.

Il presidente Simeone, infine, ha risposto positivamente alla richiesta arrivata dalla Cgil di una seduta specifica sulla situazione del personale della sanità, con particolare attenzione al tema della reinternalizzazione dei servizi, sul quale è stato firmato un recente protocollo di intesa fra Regione e sindacati. La data verrà stabilità dopo aver verificato la disponibilità degli assessori compenti in materia.

Nella seconda audizione della giornata sul medesimo tema, hanno preso la parola nell’ordine i rappresentanti di Aiop, Sicel e Fials. Secondo la prima organizzazione, che rappresenta 120 case di cura accreditate e non del Lazio, il problema principale è quello delle fatture da rimborsare, che attualmente vengono pagate dalla Regione a 60 giorni: si auspica che con la nuova organizzazione queste tempistiche non si allunghino, poiché il rischio è quello di non poter garantire la regolarità nel pagamento degli stipendi al personale, ha concluso il suo rappresentante Casanatta.

A parere di Paliani di Sicel, il progetto si presenta eccessivamente semplicistico: la pl dovrebbe entrare più nello specifico delle singole situazioni e più attenzione va posta sul tema dei controlli. Per la stessa organizzazione, Lombardi ha parlato di condizioni del lavoro fortemente degradate. Fials (con De Luca e Riccio) si è concentrata particolarmente sul problema del personale: proporre una innovazione di tale portata nel momento in cui non si riesce a garantire l’ordinario (il ricorso al lavoro straordinario riveste importanza fondamentale nella sanità) è forse prematuro, secondo Fials, che ha concluso che per il momento si vedono solo i costi di questa operazione.

Prima di passare la parola ai consiglieri, il presidente Simeone, che aveva richiamato i rappresentanti di Sicel ad una maggiore aderenza al tema dell’audizione, che è l’istituzione della azienda e non il funzionamento complessivo della sanità laziale, ha aggiunto che, sul tema del rimborso delle spese delle case di cura, va verificato, poiché a suo avviso non è affatto scontato, che questa pl le riguardi.

Tra i consiglieri, Maselli, fatta rilevare la presenza delle sole forze di opposizione a questa seconda audizione, ha detto di aver apprezzato il primo intervento e che Azienda Lazio.zero può avviare a soluzione i problemi di coordinamento e in prospettiva futura anche essere funzionale alla riduzione delle aziende Asl e ospedaliere. Per Barillari, che fa risaltare i dubbi sollevati dalle parti sindacali a fronte del generale apprezzamento della proposta da parte della dirigenza sanitaria, il tema dei controlli posto da Sicel non è del tutto estraneo alla materia; anche il tema del personale sollevato da Fials è rilevante, per il consigliere del Movimento 5 stelle, che ha auspicato la presenza della parte regionale alle prossime audizioni. Alla seconda audizione era presente anche Loreto Marcelli del M5s. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio