Azienda Lazio punto zero, audizioni in commissione Sanità

Giudizi positivi per la proposta di legge istitutiva della nuova azienda della sanità laziale
15/04/2019 - I vertici di gran parte del sistema sanitario regionale sono stati ascoltati oggi in settima commissione, Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, sulla proposta di legge regionale, d’iniziativa della Giunta, istitutiva della “Azienda Lazio.0”, finalizzata all’integrazione funzionale dei servizi sanitari e operativi di supporto a valenza regionale, con l’obiettivo di limitarne i costi gestionali.

Giudizi positivi al provvedimento sono giunti dai rappresentanti di vertice (di cui non riportiamo i nomi in quanto vige la disciplina della par condicio: art. 9, comma 1, legge 28/2000) delle Asl Roma 1, Roma 2, Roma 3, delle aziende ospedaliere San Camillo Forlanini e San Giovanni Addolorata, dell’Ifo, e dei policlinici universitari Umberto I e di Tor Vergata, e dall’Istituto Spallanzani.

In modo simile alle realtà di altre regioni italiane, come Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Toscana, l’Azienda Lazio.0 è stata pensata dalla Giunta, per definire i piani di acquisto annuali e pluriennali per l’approvvigionamento di beni e servizi e per la valorizzazione del patrimonio mobiliare e immobiliare, per centralizzare il sistema dei pagamenti dei fornitori e per la gestione del sistema documentale del personale del servizio sanitario. La norma istitutiva del nuovo soggetto era stata inserita nella proposta di legge di stabilità 2019 (pl 85), ma nel corso della sessione di bilancio ne era stato chiesto lo stralcio, a favore di una proposta ad hoc da esaminare nella commissione competente.

Di qui la proposta di legge n. 115 del 21 febbraio 2019, “Istituzione dell’azienda regionale sanitaria Azienda Lazio.0”, oggetto delle audizioni di oggi in commissione Sanità. La nuova azienda potrà avvalersi di risorse umane tra il personale della Regione e il personale delle aziende ed enti del servizio sanitario regionale ma anche di personale assunto alle dirette dipendenze, secondo la disciplina vigente in materia di pubblico impiego. L’importo complessivo dei risparmi per la sanità laziale è stimato in 43 milioni di euro l’anno. Lazio.0 è vista con favore dagli auditi, perché, facendosi carico di attività non strettamente legate all’erogazione dei servizi sanitari - come la centralizzazione di logistica, politica degli acquisti (assieme alla centrale acquisti già operativa), informatica, gare - rappresenterebbe un elemento di razionalità ed efficienza per l’intero sistema. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio