Assessore Bilancio Roma Capitale in audizione su Ama

Lemmetti: “Ama resterà pubblica al cento per cento”.
21/03/2019 - Quarta audizione sulla vicenda Ama in commissione Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Marco Cacciatore (M5s), nell’ambito dell’indagine conoscitiva che l’organismo della Pisana ha avviato per fare chiarezza sugli eventi che negli ultimi mesi hanno portato alla bocciatura del bilancio 2017 dell'azienda municipalizzata da parte di Roma Capitale e alla conseguente revoca del suo consiglio di amministrazione. Oggi è stato ascoltato Gianni Lemmetti, assessore al Bilancio e al coordinamento strategico delle Partecipate di Roma Capitale, più volte citato nelle precedenti tre audizioni.

Anche oggi il tema centrale della discussione è stata la questione della bocciatura del bilancio Ama da parte del collegio sindacale e di Roma Capitale, con un parere che è passato da positivo a negativo tra maggio e dicembre 2018, in cui sembrano avere un ruolo determinante 18 milioni di euro per servizi cimiteriali che l’azienda partecipata rivendica come credito nei confronti del socio unico Roma Capitale e che invece quest’ultima non intende affatto riconoscere. Al termine di questa quarta audizione, emerge con più chiarezza quali siano le posizioni sulla questione: da una parte l’ex presidente e amministratore delegato di Ama, Lorenzo Bagnacani (audito lo scorso primo marzo) e l’ex assessora capitolina ai rifiuti, Pina Montanari (sentita il 15 marzo scorso), che accusano la sindaca, l’assessore al Bilancio e il direttore generale di Roma Capitale, Franco Giampaoletti, di aver fatto tutto il possibile per non approvare il bilancio Ama 2017 nonostante la regolarità del documento presentato. Dall’altra parte, il presidente del Collegio dei sindaci di Ama, Mauro Lonardo (in audizione l’8 marzo) e l’assessore al Bilancio della Giunta Raggi, Gianni Lemmetti, che invece difendono la scelta della bocciatura del bilancio della partecipata per numerose irregolarità.

Sulla questione dei 18 milioni di euro di crediti/debiti, sul futuro di Ama (pubblica o privata?) e sullo stato attuale dell’azienda (con una procedura in corso per scegliere il nuovo cda e in attesa dell’approvazione del bilancio e del piano industriale), si sono concentrate le domande che i consiglieri presenti oggi hanno rivolto all’assessore Lemmetti. Michela Di Biase, Eugenio Patanè ed Emiliano Minnucci (tutti del Pd) hanno chiesto al rappresentante di Roma Capitale di fare chiarezza sulle voci che girano circa la possibilità di privatizzare Ama o addirittura di un concordato preventivo. Giancarlo Righini e Fabrizio Ghera (FdI) hanno chiesto perché non sono stati ancora approvati il bilancio 2017 e il piano industriale di Ama. Valentina Corrado, infine, ha chiesto se esiste una correlazione tra l’erogazione dei premi di produttività ai manager di Ama e la chiusura in positivo o in negativo del suo bilancio.

L’assessore Gianni Lemmetti ha precisato subito che sui servizi cimiteriali “è dal 2012 che il Campidoglio interagisce con Ama in relazione a quel contratto, esistono almeno una trentina di comunicazioni”, ha detto. Secondo Lemmetti, ci sono stati eventi, soprattutto normativi, che dal 2017, nell’ambito del nuovo bilancio consolidato, hanno spinto gli uffici comunali a fare controlli accurati su crediti e debiti di tutte le società partecipate del Comune, tra cui ovviamente Ama. “Sono emerse compensazioni – ha proseguito l’assessore – tra cui i famosi 18 milioni, eseguite senza il rispetto della normativa. All’interno del contratto di servizio venivano accertati maggiori incassi che però non transitavano sulla tesoreria comunale. Dal 2012 è stato segnalato ad Ama che i ricavi non erano uguali ai crediti”. Secondo Lemmetti i ricavi in più erano dovuti al fatto che Ama prendeva i soldi direttamente dai cittadini, senza farli transitare sui conti di tesoreria. “Abbiamo segnalato questa anomalia ad Ama, che nel 2017 ci ha restituito con bonifico la differenza, cioè i 18 milioni di euro”, ha precisato l’assessore.

Per quanto riguarda il futuro di Ama, Lemmetti ha ripetuto più volte che “Ama rimarrà pubblica al 100 per cento. Noi come Movimento 5 stelle intendiamo che il pubblico è in grado di fare performance migliori rispetto al privato, dove la società partecipata per legge, e non perché lo diciamo noi, deve rispettare le indicazioni del socio”. Allo stesso modo, l’assessore ha ribadito con forza che “assolutamente non c’è la volontà del socio di fare andare il bilancio di Ama in perdita ma solo di fare trattare correttamente, rispetto alla contabilità armonizzata, i debiti e i crediti di una società partecipata. Lo stesso stiamo facendo con le altre società”.

Infine, l’assessore ha spiegato che, dopo il bando indetto dal Campidoglio per il nuovo cda di Ama, “sono iniziati i colloqui e cercheremo di arrivare prima possibile alla determinazione dell'organo amministrativo. Il nuovo contratto di servizio di Ama è pronto e deve andare in giunta per l'erogazione del servizio”. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio