Il punto sul progetto per il nuovo porto turistico di Anzio: al via la gara per la darsena Nord

In audizione alla Pisana il sindaco De Angelis e gli amministratori della Capo d'Anzio SpA e della Marinedi Srl
Da sinistra: l'amministratore unico della Marinedi, Marconi, l'amministratore delegato della Capo d'Anzio SpA, Bufalari, e il sindaco d'Anzio, De Angelis. 26/02/2019 - Si è svolta oggi un’audizione sullo stato di avanzamento dei lavori come da cronoprogramma per il nuovo bacino portuale di Anzio, in quarta commissione consiliare permanente, Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio, presieduta da Marco Vincenzi (Pd).

Oggetto dell’audizione, richiesta dalla consigliera Valentina Corrado (M5s): lo stato dei rapporti economici tra la società Capo d’Anzio SpA e la Regione Lazio in materia di oneri concessori, stato di avanzamento delle attività di dragaggio dello specchio acqueo interessato dal cantiere e le prospettive di concreta realizzazione a breve termine del nuovo bacino portuale. Presenti Mauro Alessandri, assessore regionale ai Lavori pubblici e tutela del territorio, mobilità, e l’assessore al Bilancio e patrimonio, Alessandra Sartore, sono stati ascoltati il sindaco di Anzio, Candido De Angelis, Antonio Bufalari, amministratore delegato della società controllata dal Comune Capo d’Anzio SpA incaricata di appaltare i lavori del nuovo bacino, e Renato Marconi, amministratore unico della Marinedi Srl, socio privato di minoranza della Capo d’Anzio SpA.

Come ha ricordato la consigliera Corrado, sulla Gazzetta ufficiale dello scorso 6 febbraio è stato pubblicato il bando del valore di circa 20 milioni di euro – la Capo d’Anzio SpA è l’amministrazione aggiudicatrice - per la cosiddetta fase due del progetto di riqualificazione del porto turistico di Anzio, ma una sentenza del Tribunale di Roma che stabilisce la restituzione al comune di Anzio delle quote della Capo d’Anzio Spa detenute da privati, rischia di mettere in discussione il cronoprogramma dell’opera e la tenuta del piano finanziario prospettato dal bando.

Infatti, tale piano che riguarda la darsena Nord prevede che un terzo dei costi, circa sette milioni di euro, siano liquidati dalla società Capo d’Anzio all’aggiudicatario, e che gli altri due terzi provengano dalla cessione dei diritti di ormeggio a lungo termine. A causa della citata sentenza, dunque, rischia di venire meno l’apporto del socio privato, ma ciò non desta preoccupazioni al sindaco De Angelis il quale ha assicurato che il comune di Anzio “ha un bilancio assolutamente buono” e non avrebbe difficoltà a intervenire finanziariamente.

De Angelis ha anche ripercorso l’annosa vicenda del progetto, esprimendo amarezza nei confronti della Regione Lazio, soggetto preposto a rilasciare la concessione demaniale, a causa delle battute d’arresto che ci sono state fin dai tempi della Giunta Marrazzo. L’amministratore delegato della Capo d’Anzio SpA, Bufalari, dal canto suo s’è detto fiducioso che il bando non andrà deserto, visto che 6/7 operatori hanno chiesto la relativa documentazione, mentre l’amministratore unico della Marinedi, Marconi, ha ripercorso le tappe che hanno portato all’attuale assetto societario, messo in discussione da una sentenza del Tribunale a suo dire superata e che comunque intende impugnare. Il progetto rientra in un apposito accordo di programma con la Regione che ha sollecitato più volte il dragaggio dei fondali a rischio insabbiamento. E’ quanto ha precisato l’assessore Alessandri il quale ha dichiarato che in vista della stagione estiva interverrà la stessa Regione. C’è anche la questione dei canoni non corrisposti, per i quali, ha detto Alessandri, la Regione Lazio ha avviato le azioni necessarie alla esazione coattiva delle somme non pagate. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio