Audizione dei comitati sulle tematiche collegate al piano rifiuti

Numerosi gli intervenuti all'appuntamento con la commissione decima per esporre le criticità degli impianti esistenti e progettati.
L'impianto tmb di Roma Salario. 25/10/2018 - Audizione oggi in commissione decima, presieduta da Marco Cacciatore, sul piano rifiuti, con le associazioni e i comitati che sono impegnati sulla problematica ambientale. Numerose le associazioni e i comitati che hanno preso parte all’incontro, ai quali il presidente ha spiegato in apertura che il piano è fermo sui tavoli di città metropolitana e che ha invitato a privilegiare nei loro interventi la parte costruttiva a quella della critica fine a se stessa. Tra i problemi più spinosi emersi dall’audizione, l’impianto tmb Salario di proprietà Ama, i realizzandi siti per il compostaggio di Cesano Osteria nuova e Casal Selce e l’altro impianto di smaltimento di Rocca Cencia nel quadrante est della capitale.

Duplice la natura della problematica di Castel di Guido, che, posto sull'Aurelia, è non solo vicino a Malagrotta, come ha spiegato il rappresentante del comitato di quartiere, ma è anche nelle vicinanze di uno dei siti prescelti per gli impianti di compostaggio di futura realizzazione. Segnalati a tale proposito un rischio idrogeologico e anche la presenza di beni archeologici da tutelare. Tra l’altro, come sostengono altri comitati, senza uscire dal municipio altri siti sembrano più idonei all'impianto di compostaggio, come l’azienda agricola, che, al contrario, avrebbe anche bisogno del compost e inoltre è già di proprietà pubblica. Il rappresentante di Raggio verde e Osservatorio di Valle Galeria ha segnalato poi il perdurare di problemi dovuti alla discarica di Malagrotta, nonostante la chiusura dell'impianto. Ancora su Castel di Guido, il pediatra Veronelli, rappresentante del Comitato difesa dell'Agro romano, ha riferito del forte incremento di tumori e altre malattie dell'apparato respiratorio in tutta l'area interessata (Casalotti, Casal Selce). Tra l'altro l'area di Casal Selce, come ricordato dal rappresentante di un'altra associazione, ha anche un vincolo a parco apposto dalla stessa regione Lazio, che - si è detto - non consentirebbe la realizzazione di un impianto di carattere industriale quale indubbiamente, per le sue caratteristiche, sarebbe quello di compostaggio previsto. Il rappresentante del comitato Monte Stallonara ha esposto il problema di un insediamento abitativo previsto di 5000 persone, in un'area già problematica per la vicinanza a Malagrotta.

Sull’altro impianto di compostaggio in progetto, quello che dovrebbe essere ubicato tra Cesano e Osteria nuova, il comitato di quartiere di Cesano ha segnalato soprattutto, oltre agli altri temi comuni a tutte le zone, una assoluta inadeguatezza delle infrastrutture stradali al trasporto del materiale da compostaggio su mezzi pesanti.

Tre comitati sono intervenuti poi sul problema dell'impianto Tmb di proprietà Ama di Roma Salario: il comitato Villa Spada, che ha detto di parlare anche a nome degli abitanti di Serpentara e Castel Giubileo, ha chiesto che l'impianto sia riconvertito a sede di uffici o ad isola ecologica, mentre il comitato di quartiere di Fidene ha segnalato anche i problemi viabilistici e i danni al tessuto economico della zona. Conseguenza ovvia, il deprezzamento degli immobili per chi volesse eventualmente abbandonare la zona. E’ intervenuto anche il rappresentante del gruppo Facebook dal nome No tmb Salario, denunciando le condizioni di vita gravemente compromesse per gli abitanti della zona dalle esalazioni olfattive dell'impianto. Cristian Raimo infine, ancora a proposito del tmb Salario, ha sottolineato come ambiente e salute siano temi non indipendenti ma intrecciati strettamente tra loro.

Il comitato Case rosse invece si è concentrato sul tema di Rocca Cencia, altro impianto anche questo al centro da anni delle proteste dei cittadini del quadrante est, questa volta, di Roma. Come ha spiegato il comitato Rocca cencia, si tratta di un impianto nato per autosostentamento del sito esistente, che ha poi assunto nel tempo dimensioni industriali.

Tra i consiglieri, Emiliano Minnucci del Pd ha ritenuto “sicuramente da accogliere” la proposta di andare a visitare i siti da parte della commissione. Lo scopo del piano deve essere a suo avviso l'autosufficienza e ogni proposta costruttiva è ben accetta; gli impianti devono essere di piccole dimensioni e ben distribuiti sul territorio, ancora secondo Minnucci. Per Fabrizio Ghera di Fratelli d’Italia, “l'ora delle decisioni è giunta”, per porre fine al passaggio di responsabilità tra Comune e Regione. Per Roberta Angelilli (Lazio 2018), serve l’ascolto delle istanze del territorio, l’informazione sulle decisioni prese e anche ispezioni fisiche ai siti. “Ok al registro tumori”, ha concluso Angelilli, ma con una tempistica certa. Presenti anche Enrico Cavallari (Misto), Paolo Ciani (Centro solidale) e Gaia Pernarella (Movimento 5 stelle). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio