225 milioni di euro per la ristrutturazione del Policlinico Umberto I, audizione in settima

Ascoltati anche i responsabili del Registro tumori della Regione Lazio.
Da sinistra: l'ing. Camponeschi, il prof. Romano, la dottoressa Augurusa. 16/10/2018 - I lavori di ristrutturazione del policlinico Umberto I di Roma dureranno 9 anni e costeranno 225 milioni di euro. E’ quanto hanno riferito il direttore sanitario del nosocomio capitolino, Ferdinando Romano, e il direttore Uoc Ingegneria ospedaliera, Valerio Camponeschi, nel corso dell’audizione che si svolta oggi nella settima commissione consiliare permanente, Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta da Giuseppe Simeone (FI).

Presente anche il vicedirettore sanitario Maria Augurusa, l’audizione era stata chiesta dai consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo e Fabrizio Ghera. Come ha spiegato Romano, l’intervento, il più importante da quando esiste l’Umberto I, prevede la ristrutturazione di 17 padiglioni sui 44 compresi nel perimetro del policlinico dentro le mura. Gli interventi interesseranno la “dorsale centrale del Policlinico, cioè Dea, sale operatorie, clinica oculistica, clinica dermatologica e attuale clinica otorino", come ha spiegato Romano il quale ha aggiunto che si comincerà dalla "ristrutturazione dell'attuale clinica oculistica per l'internalizzazione dell'ematologia che attualmente sta a via Benevento, in quanto è un provvedimento indispensabile per garantire che tutta l'attività ematologica sia svolta dentro il perimetro delle mura del policlinico e ci permette di risparmiare un fitto passivo da 1,4 milioni di euro l’anno”.

L'obiettivo è quello di farla partire contemporaneamente alla "ristrutturazione dell'attuale clinica dermatologica per riportare ortopedia, che attualmente è a piazzale Aldo Moro (dentro il perimetro delle Sapienza)”, ha proseguito Romano, e al Dea (Dipartimento d’emergenza e accettazione), “che è prioritario, e che con tutto il blocco operatorio andrà a nascere sul nuovo blocco di pronto soccorso”.

“Certamente il pronto soccorso – ha detto Romano a tale proposito - attraverso una serie di interventi organizzativi, sta nettamente migliorando, compreso il livello di trasferimento dei pazienti nei posti letto, ma è in una situazione di forte disagio strutturale e quindi questo è il primo intervento progettato e consolidato del cronoprogramma approvato”.

Il primo anno, ha spiegato Camponeschi, le opere da realizzare saranno quelle di “internalizzazione di ortopedia ed ematologia”, nel secondo “le opere di adeguamento delle reti di distribuzione impiantistica generale, comprese le opere fognarie", mentre “dal secondo anno in poi saranno fatte le opere impiantistiche generali e successivamente si partirà con il Dea e il blocco operatorio”. Camponeschi ha spiegato che la ristrutturazione comporterà delle importanti novità: “Per come abbiamo sviluppato l'allocazione dei posti letto all'interno della dorsale che verrà ristrutturata, tutta la chirurgia verrà spostata all'interno dei padiglioni da ristrutturare e avremo 730 posti di area chirurgica. Con questo sistema, avremo il modello organizzativo per intensità di cura, allocando funzionalmente gli edifici a specifiche attività, e il blocco centrale con 22 sale operatorie previste. Dal blocco centrale – ha concluso Camponeschi - si svilupperanno la terapia intensiva, la sub intensiva e le chirurgie, con un padiglione dedicato alla day surgery. Resterebbero fuori da questa allocazione, neurochirurgia, cardiochirurgia e trapianti, cioè chirurgie ad altissima specializzazione che hanno bisogno di una polarità dedicata.”

Per quanto riguarda le preoccupazioni che hanno spinto i consiglieri Colosimo e Ghera a richiedere l’audizione, Romano ha assicurato che nel corso dei lavori non ci saranno disagi né disservizi. Il presidente Simeone ha annunciato che la prossima seduta della commissione Sanità sulla vicenda della ristrutturazione dell'Umberto I si svolgerà proprio al policlinico.

“Il registro tumori del Lazio è operativo”. è quanto ha affermato Paola Michelozzi, esponente del dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale (Ssr) e coordinatore del Registro tumori del Lazio, nel corso della seconda audizione della giornata in commissione Sanità. L’audizione era stata richiesta dal consigliere Davide Barillari (M5s), per conoscere lo stato di attuazione della legge regionale n. 7 del 12 giugno 2015, “Istituzione del registro tumori di popolazione della Regione Lazio”, e le eventuali criticità.

“Il registro tumori è una sfida – ha proseguito Michelozzi -, perché è il più grande a livello nazionale, visto che copre una popolazione di circa 6 milioni, con 37mila nuovi casi ogni anno”. Michelozzi ha spiegato che il registro è caratterizzato da una forte automatizzazione di raccolta e codifica dei dati, grazie a specifici algoritmi e ha parlato anche del registro tumori infantili. “Stiamo concludendo la casistica codificata per tutto il Lazio – ha detto a tale proposito - Si tratta di meno di duemila casi di tumore tra i bambini, e presenteremo i dati di questa parte del registro dal 2010 al 2015”.

Entro l'anno i dati disponibili elaborati fino ad oggi saranno disponibili in un sito web, come pure le mappe tematiche con incidenza di tumori nella regione. Anche l’apposito comitato tecnico scientifico, previsto dalla citata legge istitutiva del registro tumori (art. 5 legge 7/2015) è funzionante e produce dei report periodici che – ha assicurato Michelozzi – verranno presto inviati anche al Consiglio regionale. Nel corso dell’audizione sono stati ascoltati anche: Maria Cristina Cox, Uoc Ematologia A.O Sant’Andrea; Valerio Ramazzotti, responsabile dell’Unità funzionale Città metropolitana di Roma della Regione Lazio presso l’Istituto nazionale tumori “Regina Elena” – Ifo; Silvia Francisci, membro del consiglio direttivo dell’Associazione italiana registri tumori (Airtum); Eleuterio D’Ambrosio e Sonia Iannone, della direzione generale dell’Asl di Frosinone. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio