Irccs Santa Lucia, la vertenza con la Regione approda in commissione Sanità

Audizione con i vertici della Fondazione. L'assessore D'Amato illustra il recente decreto n. 275 del 4 luglio scorso.
Sede Santa Lucia 10/07/2018 - In commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio si è tenuta una audizione, richiesta dai capigruppo del centrodestra Antonello Aurigemma (Fi), Stefano Parisi (Lazio 2018), Angelo Tripodi (Lega), Fabrizio Ghera (Fdi) e Massimiliano Maselli (Nci) sul recente decreto firmato da Nicola Zingaretti in qualità di commissario ad acta e riguardante l'Irccs Santa Lucia (Dca n. 275 del 4 luglio 2018).

In particolare, gli esponenti di opposizione lamentano, così come i vertici della Fondazione presenti all'incontro, un "dimezzamento di fatto del budget assegnato ad una struttura di eccellenza nel campo della riabilitazione, con la conseguenza di seri problemi agli oltre duemila pazienti che vengono a curarsi nel centro di via Ardeatina da ogni parte d'Italia". Il Santa Lucia è un ospedale privato specializzato in neuroriabilitazione, riferimento nazionale per la cura dei postumi di ictus, coma, lesioni del midollo spinale, malattie neurodegenerative.

A illustrare il decreto è intervenuto l'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, per il quale si tratta di una "rimodulazione operata nel pieno rispetto del fabbisogno, calcolato peraltro con parametri superiori a quelli nazionali. L'avvio del procedimento - ha aggiunto - era partito già due anni fa ed è importante per far rientrare l'attività del Santa Lucia in un quadro di regole certe per entrambe le parti". Motivo del contendere è il codice 75 relativo a posti letto ordinari di alta specialità neuroriabilitativa. Un codice che dà diritto alla struttura interessata a una delle tipologie di rimborso più alte per posto letto previste all'interno del rapporto tra Regioni e Irccs. D'Amato ha spiegato che in passato il Santa Lucia si era visti classificati come "codice 75" la quasi totalità dei propri posti letto, a differenza di quanto viene accordato in altre strutture simili presenti nel Lazio e nel resto del Paese. Il decreto Zingaretti, quindi, andrebbe nella direzione di riparametrare i rimborsi spettanti alla Fondazione in base ai volumi di attività svolta e al fabbisogno calcolato, classificando come "codice 75" 116 posti letto sui 320 totali e classificando come "codice 56" (recupero e riabilitazione funzionale) 162 posti letto, e "codice 28" (Unità Spinale Unipolare) i restanti 42. Per i vertici dell'Irccs questo nuovo assetto significherebbe "abbandonare ogni anno alla loro sorte oltre 1.500 pazienti per l'assolta impossibilità di curarli adeguatamente".

"Il Consiglio di Stato, tra l'altro - ha però ricordato D'Amato - con sentenza pubblicata lo scorso 27 giugno, ha respinto, giudicandolo infondato, il ricorso presentato dalla Fondazione Santa Lucia contro la Regione Lazio per il riconoscimento automatico dell’applicazione di un’unica tariffa (quella più alta codice 75), per tutte le prestazioni erogate all’interno della struttura, dando così ragione all’Amministrazione regionale in merito al calcolo delle remunerazioni dovute facendo applicazione per ciascuna di esse alle normative vigenti". Un incontro tra le parti è previsto il prossimo 23 luglio. Intanto, all'ordine del giorno della seduta di Consiglio regionale prevista per domani 11 luglio, è stata annunciata una mozione per chiedere la sospensione del decreto oggetto dell'audizione. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio