In commissione V il nuovo regolamento per lo spettacolo dal vivo

Avviato l’esame del testo che dovrà innovare i criteri per l’assegnazione dei contributi alle associazioni del settore.



 
Danza. 21/06/2018 - Avviato oggi, in commissione Cultura, spettacolo sport e turismo del Consiglio regionale, presieduta da Pasquale Ciacciarelli, l’esame del nuovo regolamento per la determinazione dei criteri per la partecipazione, l'assegnazione, l'erogazione e delle procedure per il monitoraggio e la rendicontazione in materia di contributi allo spettacolo dal vivo, con la cui adozione si supererà il precedente regolamento del 2016. Lo schema di deliberazione n. 5, in cui l’atto, previsto dalla legge regionale n. 15 del 2014, è contenuto, è stato illustrato oggi alla Pisana dal capo di gabinetto Ruberti e dal direttore regionale Cipriani, poiché le deleghe della materia sono state mantenute dal presidente Zingaretti. Riportare alla Regione la gestione dei bandi a partire dalla annualità 2019 e semplificare i punteggi con particolare riguardo alla qualità artistica dei progetti sono le principali novità del nuovo regolamento, come annunciate oggi davanti alla commissione.

Negli interventi dei consiglieri, apprezzamento è stato espresso da più parti per il ritorno alla gestione diretta dei bandi da parte della Regione. Quanto ai rilievi critici, specialmente il carattere preponderante del punteggio relativo alla qualità artistica ha dato origine al timore che nella valutazione possa esserci troppo spazio per la discrezionalità e che non si rischi di lasciare indietro troppe realtà pur nel lodevole intento di privilegiare la qualità. Da altre parti è stato detto però che l’inserimento nelle commissioni di valutazione di personale che vanti competenze specifiche può essere un modo per mitigare la discrezionalità della valutazione.

Il suggerimento di superare la cadenza annuale dei finanziamenti, volto ad evitare di dover esaminare ogni anno gli stanziamenti, è venuto specialmente da parte dei consiglieri che vantano esperienze nell'amministrazione locale. Su questo però, il capo di gabinetto ha replicato che una modulazione pluriennale rischierebbe di bloccare l'accesso di nuovi richiedenti ai bandi. Per quest'anno, in particolare, quindi, si ritiene più opportuna la periodicità annuale.

Qualche rilievo dei consiglieri ha sollevato anche la notevole entità (60 per cento) dell’anticipazione sul contributo prevista all'art. 16 del regolamento, che potrebbe deresponsabilizzare gli aventi diritto. Suggerito anche di evitare di creare troppi obblighi di rendicontazione a carico di enti che sono per la maggior parte di piccole dimensioni e di prevedere qualche forma di ausilio per gli stessi nella fase preparatoria dell'istanza. Da altre parti però si è osservato però che la difficoltà di rendicontazione è una peculiarità tutta italiana, che va finalmente superata dal punto di vista culturale.

Il presidente ha espresso l’auspicio di una veloce conclusione dell’iter del provvedimento in commissione, per consentire agli interessati alla partecipazione ai bandi di avere più tempo a disposizione. Infine ha dichiarato chiusa la seduta dopo aver invitato i consiglieri a presentare le proprie osservazioni al testo entro martedì prossimo, per poi passare ad esaminarle.

 

  A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio