Valeriani in commissione su urbanistica, casa e rifiuti

L'assessore illustra le linee programmatiche del suo assessorato ai consiglieri della decima commissione
L'assessore Massimiliano Valeriani, a sinistra, e il presidente della decima commissione, Marco Cacciatore. 14/06/2018 - La decima Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale del Lazio, Urbanistica, politiche abitative, rifiuti, presieduta da Marco Cacciatore, si è riunita oggi per ascoltare l’assessore regionale Massimiliano Valeriani, sulle linee programmatiche del suo assessorato.

In apertura dei lavori, Valeriani, che ha le deleghe alle Politiche abitative, urbanistica, ciclo dei rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero, ha voluto fornire ai commissari alcune informazioni sulla vicenda relativa al progetto del nuovo Stadio di Roma: “non esiste nessun funzionario, nessun dirigente di cui risultino indagini a carico, così come non risulta ad horas nessuna richiesta di acquisizione atti rispetto a procedure amministrative da parte degli inquirenti”.

Valeriani ha voluto rivolgere un “pensiero affettuoso e fraterno ai consiglieri regionali raggiunti dai provvedimenti che conoscete, in primis il consigliere Michele Civita, vicepresidente di questa commissione. Sono certo – ha proseguito - che lui e il collega Palozzi sapranno dimostrare la loro estraneità agli addebiti che vengono loro rivolti. Per chi conosce le persone di cui ho parlato, per chi conosce Michele Civita è un dolore enorme fare questa commissione senza che lui sia qui". Valeriani è quindi passato a illustrare quella che ha definito una “panoramica delle priorità” sulle tre deleghe del suo assessorato: urbanistica, casa e rifiuti.

Urbanistica

Il grande obiettivo di questa legislatura è portare a termine il Piano territoriale paesistico regionale (Ptpr), “che manca dal 2007 e che si è tentato in diverse occasioni di portare in Consiglio, ma non ci si è mai riusciti”. “Io penso che questo elemento del Ptpr – ha proseguito Valeriani - sia uno scoglio, ma anche una gigantesca occasione che il Consiglio regionale ha davanti a sé, che può rappresentare un momento importante perché mette in sicurezza il territorio. “Sono intenzionato ad approvare in Giunta in tempi molto brevi lo stesso Ptpr approvato nel 2016, per poi consegnarlo alla commissione con la consapevolezza di tutte le forze politiche, perché questo strumento ha bisogno anche di una condivisione più larga della sola commissione competente”.

L’assessore ha poi affrontato il tema della rigenerazione urbana e della legge regionale approvata. “Appena insediato – ha detto in proposito -  ho fornito un sostegno e un supporto alle amministrazioni locali, agli ordini professionali e ai cittadini con un ufficio dedicato della Regione, al dipartimento Urbanistica. Si tratta di uno sportello di supporto per la corretta interpretazione della legge”.

Casa

Valeriani ha esposto i numeri della città di Roma (“dati della Prefettura, quindi non sono dati inventati”): 11.600 persone in lista d’attesa nelle graduatorie, 30.000 nuclei familiari in difficoltà con l’affitto, 10.000 famiglie con sfratto esecutivo, 10.000 persone che occupano abusivamente un alloggio. Di qui la necessità di dare una risposta a questa pressione enorme dell’emergenza abitativa, attraverso le Aziende territoriali per l’edilizia residenziale (Ater). Valeriani ha poi rilanciato l’idea proposta in campagna elettorale da Nicola Zingaretti: un'agenzia regionale dell'abitare come strumento per affrontare l'emergenza abitativa di coloro i quali hanno requisiti economici troppo alti per richiedere una casa popolare ma troppo bassi per potere affittare una casa a canone di mercato. “Per questo – ha spiegato l’assessore -vorremmo realizzare un'agenzia dell'abitare, senza costi aggiuntivi per l'ente regionale, che possa mettere a fattor comune il patrimonio abitavo non Erp delle Ater e delle Ipab e possa utilizzare un fondo economico messo a disposizione dalla Regione affinché anche i privati possano trovare conveniente fare affittare dall'agenzia il loro patrimonio di case sfitte a prezzi calmierati, al 60-65% rispetto ai prezzi normali. L'Agenzia – ha concluso l’assessore - avrebbe il compito di prendersi in carico dei rischi che i privati non sarebbero disposti a sostenere: penso alla difficoltà e alla conseguenza di dovere gestire le morosità”.

Rifiuti

Il Piano regionale rifiuti secondo Valeriani è un piano superato e deve essere aggiornato. La prima condizione per andare a redigere un nuovo piano è quella di conoscere qual è la produzione dei rifiuti. Sarà un piano che verrà approvato in Giunta: “poi ci sarà una fase molto, molto più importante – ha detto Valeriani - che sarà quella del confronto, dell’aggiornamento e della correzione anche con l’ausilio e il supporto di questa commissione che valuterà qual è il percorso migliore per poter approfondire, correggere o modificare la proposta di piano e poi arrivare in Aula con una condivisione di massima”.

Il secondo punto del piano non può che essere quello di identificare la dotazione di impiantistica necessaria per gestire il ciclo dei rifiuti in ambito regionale, per rendere il Lazio autosufficiente. Il piano deve puntare alla riduzione della quantità di rifiuti prodotti, a facilitare la tariffa puntuale sui rifiuti, a incentivare gli impianti di nuova generazione

Nel dibattito che è seguito alla relazione dell’assessore Valeriani, oltre al presidente della commissione, Cacciatore, sono intervenuti i consiglieri Giuseppe Cangemi e Gaia Pernarella. La seduta della commissione è stata aggiornata a lunedì 18 giugno alle ore 11, per il proseguimento del dibattito sulla relazione dell’assessore e per l’esame dello Schema di decreto del presidente della Regione Lazio n.2/X concernente: “Nomina del presidente dell'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica del comune di Roma” (esame ai sensi dell'art. 55, comma 3, della legge statutaria n.1 dell'11 novembre 2004). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio