Controllo contabile, iniziato l'esame del Rendiconto del Consiglio regionale 2018

Il comitato ha svolto anche tre audizioni con Roma Natura, Arsial e Università agraria di Tarquinia.
Un momento dell'audizione con i vertici di Roma Natura 22/07/2019 - Il Comitato regionale di controllo contabile, presieduto da Giancarlo Righini, ha iniziato oggi l’esame del Rendiconto generale del Consiglio regionale relativo al 2018. La relazione relativa è stata illustrato da Giorgio Venanzi, dirigente dell’area Bilancio e ragioneria. Nel 2018, al netto della parte vincolata, c’è stato un avanzo di amministrazione di circa 8 milioni e 400mila euro, che sarà detratto dai trasferimenti dalla giunta nell’anno successivo. Sono stati ridotti, rispetto al 2017 sia i residui attivi che passivi, a testimonianza di una maggiore capacità di riscossione e di maggiore puntualità nei pagamenti. Le entrate maggiori arrivano dai trasferimenti della Giunta, pari a 58 milioni e 750euro, mentre le uscite più rilevanti, circa 39 milioni, sono relative al funzionamento dell’assemblea legislativa.

Il Corecoco, su proposta del presidente Righini, ha rinviato la seduta a giovedì 25 luglio, in maniera da poter effettuare un’audizione con il commissario dell’Istituto Arturo Carlo Jemolo, il cui rendiconto è parte integrante di quello del Consiglio regionale e sui cui hanno posto una serie di quesiti sia Eugenio Patanè (Pd) che Valentina Corrado (M5s).

Nel corso dell’audizione con Roma Natura, Righini ha chiesto maggiore puntualità nell’approvazione del rendiconto di gestione, che secondo le norme deve avvenire entro il 31 marzo e chiesto spiegazioni in merito al presidente dell’ente che gestisce le aree naturali della Capitale. Il presidente, Maurizio Gubbiotti, ha garantito il suo impegno per un maggior rispetto delle scadenze, spiegando che, oltre a carenze nell’organico, c’è stata una vacatio di alcuni mesi alla presidenza che ha causato il ritardo. Righini, da parte sua ha proposto di chiedere a tutti gli enti parco di produrre memorie in cui indicare problemi e carenze nell’organico assegnato.

Nella seconda audizione, con l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell'agricoltura, sono state esaminate le procedure per la ricerca del direttore generale e del direttore dell’area risorse umane. Su questi due atti, che potrebbero contenere delle irregolarità, il Comitato chiederà un parere alla direzione regionale competente.

Il Comitato, infine, ha esaminato la grave situazione finanziaria illustrata dagli amministratori dell’Università agraria di Tarquinia. Saranno segnalati agli organi competenti eventuali illeciti che riguardano il periodo in cui era ancora sottoposta al controllo pubblico. Righini ha inviato il presidente a segnalare le presunte irregolarità alle autorità, seguendo quanto previsto da codice civile, visto che dopo la riforma, le università agrarie sono diventate soggetti di diritto privato.

Corecoco, iniziato l’esame del Rendiconto generale del Consiglio regionale 2018

Il comitato ha svolto anche tre audizioni con Roma Natura, Arsial e Università agraria di Tarquinia

Il Comitato regionale di controllo contabile, presieduto da Giancarlo Righini, ha iniziato oggi l’esame del Rendiconto generale del Consiglio regionale relativo al 2018. La relazione relativa è stata illustrato da Giorgio Venanzi, dirigente dell’area Bilancio e ragioneria. Nel 2018, al netto della parte vincolata, c’è stato un avanzo di amministrazione di circa 8 milioni e 400mila euro, che sarà detratto dai trasferimenti dalla giunta nell’anno successivo. Sono stati ridotti, rispetto al 2017 sia i residui attivi che passivi, a testimonianza di una maggiore capacità di riscossione e di maggiore puntualità nei pagamenti. Le entrate maggiori arrivano dai trasferimenti della Giunta, pari a 58 milioni e 750euro, mentre le uscite più rilevanti, circa 39 milioni, sono relative al funzionamento dell’assemblea legislativa.

Il Corecoco, su proposta del presidente Righini, ha rinviato la seduta a giovedì 25 luglio, in maniera da poter effettuare un’audizione con il commissario dell’Istituto Arturo Carlo Jemolo, il cui rendiconto è parte integrante di quello del Consiglio regionale e sui cui hanno posto una serie di quesiti sia Eugenio Patanè (Pd) che Valentina Corrado (M5s).

Nel corso dell’audizione con Roma Natura, Righini ha chiesto all’ente maggiore puntualità nell’approvazione del rendiconto di gestione, che secondo le norme deve avvenire entro il 31 marzo e chiesto spiegazioni in merito al presidente dell’ente che gestisce le aree naturali della Capitale. Maurizio Gubbiotti ha garantito il suo impegno per un maggior rispetto delle scadenze, spiegando che, oltre a carenze nell’organico, c’è stata una vacatio di alcuni mesi alla presidenza che ha causato il ritardo. Righini, da parte sua ha proposto di chiedere a tutti gli enti parco di produrre memorie in cui indicare problemi e carenze nell’organico assegnato.

Nella seconda audizione, con l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura, sono state esaminate le procedure per la ricerca del direttore generale e del direttore dell’area risorse umane, su questi due atti, il comitato chiederà un parere alla direzione regionale competente.

Il Comitato, infine, ha esaminato la grave situazione finanziaria illustrata dagli amministratori dell’Università agraria di Tarquinia. Saranno segnalati agli organi competenti eventuali illeciti che riguardano il periodo in cui era ancora sottoposta al controllo pubblico. Righini ha inviato il presidente a segnalare le presunte irregolarità alle autorità, seguendo quanto previsto da codice civile, visto che dopo la riforma, le università agrarie sono diventate soggetti di diritto privato. A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio