"Sul Pnrr abbiamo raggiunto tutti i target e gli obiettivi previsti per il 2023 e non abbiamo sentore di tagli" ha riferito il direttore Paolo Alfarone19/03/2024 -
La seconda Commissione Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli, presieduta da Emanuela Mari (FdI), ha tenuto oggi un’audizione ascoltando Paolo Alfarone, direttore della direzione regionale Programmazione economica, centrale acquisti, fondi europei, Pnrr.
Il direttore ha illustrato le attività che dirige mettendo in evidenza il momento che ha definito “a cavallo” tra due programmazioni settennali, quella 2014/2020 e la 2021/2027. Quindi se da una parte si stanno chiudendo tutti gi interventi passati si stanno approntando quelli futuri.
Sul periodo 2014/20 ha pesato molto la pandemia causata dal Covid, costringendo a formarsi il POC (Programma Operativo Complementare) la cui dotazione complessiva finale risulta essere stata pari a 870.755.696,07 Euro.
Secondo quanto indicato nella DGR 315/2023, l’Autorità Responsabile del POC è il Direttore pro-tempore della Direzione “Programmazione economica” della Regione Lazio, confluita nella nuova Direzione regionale “Programmazione Economica, Centrale Acquisti, Fondi europei, PNRR” a seguito della riorganizzazione delle strutture dell’Amministrazione avvenuta con il Regolamento regionale 23 ottobre 2023, n. 9.
L’Autorità Responsabile assicura il coordinamento strategico, la cooperazione tecnica e organizzativa per una sana, corretta coerente attuazione del Programma e per il raggiungimento dei relativi risultati, il corretto utilizzo delle risorse finanziarie del POC e il puntuale rispetto della normativa nazionale, garantendo il monitoraggio periodico mediante il sistema unico di monitoraggio della Ragioneria Generale dello Stato.
Per la gestione del POC, l’Autorità Responsabile si avvale delle Autorità di Gestione dei POR FESR e FSE 2014-2020, in qualità di Strutture attuatrici a cui sono assegnate le funzioni di programmazione operativa, gestione e controllo degli interventi di competenza, in ragione della fonte di finanziamento originaria degli stessi.
In linea con quanto previsto dalla normativa nazionale relativamente al rafforzamento della programmazione complementare rispetto agli interventi della programmazione comunitaria, e anche al fine di garantire il maggiore impatto degli interventi operativi e un’efficiente esecuzione finanziaria, il Programma si basa sui sistemi di gestione e controllo dei POR FESR 2014-2020 e POR FSE 2014-2020 per quanto di rispettiva competenza, per tutti gli aspetti relativi alle funzioni delle Autorità di Gestione e degli altri soggetti coinvolti nel processo di implementazione (soggetti attuatori, organismi intermedi, strutture di controllo, beneficiari), mentre non rilevano ai fini del POC le procedure di controllo di secondo livello in capo all’Autorità di Audit.
Alla richiesta di chiarimenti della presidente Emanuela Mari se tutto sia stato definito in merito al POC, il direttore Alfarone ha riferito che tutti gli interventi si sono conclusi, specificando che però non hanno riguardato la sanità.
Durante l’audizione si è appreso che la programmazione unitaria della Regione Lazio per il periodo 2021-2027 prende quindi le mosse da un insieme di indirizzi, sostanziandosi in una politica per la crescita sostenibile, finalizzata alla sostenibilità economica, sociale, ambientale e territoriale, guidata dall’obiettivo di promuovere e garantire il benessere dei cittadini e dei territori attraverso la massimizzazione delle sinergie tra i diversi Fondi comunitari, nazionali e regionali. La programmazione unitaria vede naturale la costituzione di un partenariato unico, in grado di orientare, in fase di programmazione, indirizzare e monitorare in fase attuativa, la complessità dei nuovi Programmi regionali, in una logica collaborativa e di governance multilivello, favorendo sinergie e complementarità tra le azioni.
La nuova programmazione 2021-2027 resterà orientata ai principi già indicati nelle bozze di Regolamenti di maggio 2018, declinata per i 5 Obiettivi di Policy (OP), nell’ambito dei quali la Regione Lazio dovrà individuare le proprie priorità di azione, in base ai diversi Obiettivi specifici in cui sono declinati: OP1 - Un'Europa più intelligente attraverso la promozione di una trasformazione economica innovativa e intelligente. OP2 - Un'Europa più verde e a basse emissioni di carbonio attraverso la promozione di una transizione verso un'energia pulita ed equa, di investimenti verdi e blu, dell'economia circolare, dell'adattamento ai cambiamenti climatici e della gestione e prevenzione dei rischi. OP3 - Un'Europa più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità e della connettività regionale alle TIC. OP4 - Un'Europa più sociale attraverso l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali. OP5 - Un'Europa più vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato delle zone urbane, rurali e costiere e delle iniziative locali.
Al tal proposito il consigliere Rodolfo Lena (PD) ha chiesto se ci sono segnali di perdita sui finanziamenti, oppure di decurtazione rispetto ai 12 miliardi iniziale del PNRR.
"Sul Pnrr abbiamo raggiunto tutti i target e gli obiettivi previsti per il 2023 e non abbiamo sentore di tagli" ha risposto Paolo Alfarone spiegando che rispetto ai "35 investimenti" finanziati dal Pnrr in cui la Regione è ente attuatore "le scadenze regionali sono state raggiunte. Solo un investimento è rimasto bloccato e riguarda le comunità energetiche, perché c'è un problema col ministero. Quindi non abbiamo subito tagli".
I fondi Pnrr-Pnc (Piano nazionale per gli investimenti complementari) per quanto riguarda il Lazio sono pari a 12 mld ma 10 di questi riguardano "direttamente i rapporti territori-ministero, cioè quei comuni che hanno aderito a bandi del governo centrale- ha spiegato Alfarone- Su questa parte la Regione fa il monitoraggio del finanziamento ma non è soggetto attuatore, quindi non sappiamo se i comuni raggiungono o no gli obiettivi".
In chiusura di audizione la presidente Mari ha ringraziato il direttore Paolo Alfarone augurandogli buon lavoro.
All’audizione era presente anche il vicepresidente Michele Nicolai (FdI). A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio